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MONFALCONE - I NAS DEI CARABINIERI SEQUESTRANO I TEST EMATICI SUL CORONAVIRUS EFFETTUATI ALLA SBE PER TUTELARE I DIPENDENTI. L'IRA DI VESCOVINI

Aggiunto il: 11/04/2020
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Questo pomeriggio i solerti Nas di Udine, hanno deciso di fare una visita al laboratorio che stava processando i campioni ematici dei dipendenti SBE-VARVIT (gia più di 200 processati) e di sequestrare i test perche' sprovvisti di una registrazione presso il ministero della Sanità. Gli stessi test, si legge in  un post sulla pagina facebook di Vescovini, utilizzati per il monitoraggio del personale sanitario del Burlo.
Ai miei dipendenti, ha scritto il patron della Sbe, dovrò quindi spiegare che esistono persone di serie A per la quale è lecita una sperimentazione e persone di serie C, per le quali la sperimentazione non si può fare, non si deve fare, perchè serve un timbro (SIC). L'arrabbiatura di Vescovini è grande e rincara la dose: Quanto accaduto è motivato dal fatto che il test è ancora ssprovvisto di registrazione e perchè a quanto pare la Regione non ha ancora espresso un suo parere riguardo ai test sierologici.
I miei dipendenti, secondo qualcuno, debbono chinare la testa ed andare a lavorare sapendo che un loro collega su dieci può avere una infezione in atto, come è emerso dai primi test. A questa situazione Vescovini non ci sta per vari motivi: la prima, quella più importante è che un datore di lavoro ha il preciso dovere di garantire lasicurezza ai propri dipendenti. 
Vescovini poi attacca la Regione sulla situazione, secondo lui, paradossale su quanti tamponi vengano processati in Friuli Venezia Giulia: siamo in una regione dove a differenza del vicino Veneto si realizzano 500 tamponi al giorno contro i 10.000 dei nostri vicini e dove la principale preoccupazione di alcune autorità, non sia quella di prevenire e salvare vite umane migliorando il monitoraggio della popolazione, ma di sequestrare, bloccare, silenziare chi osa provare ad uscire dal tremendo buco dove ci siamo infilati.
Vescovini infine ringrazia i NAS di Udine per la loro solerzia, ma lui vuoloe fare i test a tutti ed ha già ordinato 200 kit portatili che consentiranno al patron della Sbe di terminare entro 7 giorni i test in modo totalmente autonomo, quindi senza aver bisogno di nessun laboratorio che le autorità possano sequestrare, allo scopo di continuare a monitorare i miei dipendenti e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Bisogna far notare, che sono gli stessi kit sierologici che le autorità sanitarie Venete utilizzano per esempio a Portogruaro, a due passi da nostri confini per testare GRATUITAMENTE i dipendenti pubblici.
Per evitare di pesare troppo sulle strutture regionali, nell'attesa che qualcuno da Trieste, decida di ampliare la nostra capacità di fare tamponi, Vescovini ha poi deciso che per i soggetti positivi si provvederà a sue spese ad inviare i tamponi in Germania, dove eseguono,circa 500.000 tamponi alla settimana, in strutture pubbliche e private.
Vescovini conclude che: "Fosse l'ultima cosa che faccio, io testerò i miei dipendenti, periodicamente con test sierologici e tamponi, come per esempio ha deciso di fare anche Arvedi a Trieste". 

Martedi mattina Vescovini chiederà un appuntamento urgente con il Procuratore Capo del tribunale di Gorizia, per denunciare l'accaduto e per manifestare la sua difficoltà oggettiva a garantire le condizioni di sicurezza dei miei dipendenti.

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