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“La vicenda del tunnel ferroviario che dovrebbe attraversare il Carso, tagliando di fatto Monfalcone dal percorso dell'alta velocità, sta facendo discutere inutilmente molti esponinti politici. Tale argomento è stato lanciato nei giorni scorsi dagli esponenti del Pd Moretti e Del Bello dicendosi preoccupati all'ipotesi del nuovo tracciato ed in particolar modo il collegamento fra il bivio di San Polo e la stazione di Aurisina che vedrebbe Monfalcone venir tagliata fuori. Contattato il Sindaco di Monfalcone Cisit essa ha chiarito: "Al momento non c’è alcuna base su cui discutere o fare ragionamenti, se ne parlerà per il 2030 e RFI, Rete ferroviaria, non ha ipotizzato sinora nemmeno uno studio di fattibilità, meno che meno un progetto preliminare. In questo contesto gettare allarmi e minacciare sfracelli come hanno fatto Moretti e Del Bello è solo un segno di incompetenza e di poca responsabilità”."
Lo stato dell’arte è il seguente: da qui al 2025 saranno fatti miglioramenti tecnologici sul tratto da Venezia a Ronchi e saranno predisposte le progettualità che riguardano tre opere che interessano il territorio: il nuovo ponte ferroviario sull’Isonzo e l’eliminazione di due passaggi a livello cruciali per la nostra viabilità fra Monfalcone e Ronchi nella zona di San Polo. Il tutto avverrà con il diretto coinvolgimento degli enti locali come è stato convenuto nell’incontro avuto assieme al sindaco di Ronchi con i vertici tecnici di RFI con la presenza del l’assessore regionale Pizzimenti. Da qui al 2030 non c’è altro, nè ci sono altri finanziamenti disponibili ad eccezione di quelli per la progettualità di questo primo piano di opere e per i miglioramenti tecnologici che arrivano sino al terminal aereoportuale. Nulla che riguardi il tratto da Ronchi ad Aurisina, per il quale non ci sono neppure i fondi per le spese di progettazione”.
L’ipotesi del tunnel da realizzare sotto il Carso fra Monfalcone e Aurisina fa parte delle progettualità del passato di una vicenda che è iniziata nel 2003, diciassette anni fa. Su questo punto il sindaco Cisint dichiara: "Pensare che essa possa trovare ascolto acriticamente e senza discussione da parte della nostra Amministrazione comunale è fuori da ogni realtà, anche perché un investimento di questo genere, invasivo e costosissimo, avrebbe come risultato di ridurre la percorrenza dei treni in modo puramente simbolico di qualche minuto, senza coerenza e conformità a mio avviso di un rapporto costi-benefici. I tecnici di RFI stanno raccogliendo idee nella prospettiva del 2030: naturalmente siamo pronti a confrontarci e a dirci la nostra seriamente su ipotesi in campo, ma sul nulla, diversamente da altri, non è serio farlo”.
A detta del Sindaco di Monfalcone, l’incontro, comunque, è stato estremamente positivo ed ha consentito di avere elementi reali di conoscenza dei programmi delle ferrovie e di attivare una metodologia che in passato è mancata.
A breve, fa sapere il Sindaco ci sarà un nuovo incontro nel merito concreto delle questioni che toccano gli aspetti del nostro territorio: i collegamenti portuali e i problemi dello sviluppo della nostra rete e delle nostre infrastrutture.
E’ stato, infine, stabilito con l’impegno della Regione il protagonismo dei Comuni per tutte le scelte e gli interventi che incidono sulla nostra comunità.
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