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TRIESTE - ECCO LE REGOLE PER STARE AL MARE NELL'ERA COVID-19

Aggiunto il: 30/05/2020
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Il III “Topolino” di Barcola, a tutti gli effetti uno dei diversi e tipologicamente molto
variegati “bagni marini comunali” (basti pensare alla particolarità assoluta del mitico “Pedocin”, o
bagno “Alla Lanterna”, con la sua separazione di sessi e la collocazione in piena area urbana), è
stata la sede prescelta oggi – nonostante un vento piuttosto teso, ma con una già ampia cornice di
amanti della tintarella – dal competente Assessore comunale con delega agli Impianti Sportivi e
stabilimenti balneari Lorenzo Giorgi per annunciare l'avvio “ufficiale” della stagione balneare
triestina 2020, che si aprirà formalmente lunedì 1 giugno (posticipata quest'anno di un mese per
i noti motivi di forza maggiore) per protrarsi fino al 30 settembre, e, contestualmente, rendere
noti i contenuti dell'”Ordinanza di balneazione e di sicurezza balneare a terra per l'anno 2020”,
che stavolta si “arricchisce” necessariamente delle nuove regole per il contenimento e contrasto
al “Covid-19” (“Coronavirus”).
L'Ordinanza, firmata dal Sindaco Roberto Dipiazza, oltre a ribadire le norme generali
consuete che già ogni anno vengono reiterate e riprese, di concerto con le parallele Ordinanze
emesse dall'Autorità marittima, ovvero dalla Capitaneria di Porto, con il fine precipuo della
sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, nonché quelle inserite nel
Codice della Navigazione per disciplinare l'ottenimento e l'esercizio delle concessioni demaniali,
quest'anno – come detto – reca numerose novità connesse alle recenti normative nazionali e
regionali adottate per “fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”, le quali
hanno, alla fine, consentito le attività di balneazione, anche in un'ottica turistica, ma con precise
disposizioni e limitazioni.

Tra queste figurano, in particolare, il divieto sulle aree destinate alla balneazione e negli
specchi d'acqua antistanti (salvo il caso di persone conviventi) di collocare ombrelloni a una
distanza minore di 3,5 metri fra loro, sedie a sdraio e lettini, a una distanza minore di 1,5
metri l’uno dall’altro, asciugamani, teli da spiaggia e simili a una distanza minore di 1 metro
l’uno dall’altro; creare assembramenti, dovendo invece venir sempre rispettata la distanza
minima di 1 metro fra una persona e l’altra (anche qui salvo il caso di persone conviventi),
praticare attività ludico sportive che possono dar luogo ad assembramenti e sport di squadra
(per esempio il gioco del calcio, pallavolo ecc.).
Inoltre, ai concessionari che noleggiano pedalò, windsurf o natanti è fatto obbligo di
disinfettare le attrezzature dopo ogni uso, compresi i giubbotti salvagente. In ogni caso la
sanificazione deve essere garantita ogni fine giornata.
Nell'esercizio del commercio itinerante i venditori dovranno obbligatoriamente utilizzare
guanti monouso e mascherine e garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro con i
clienti.
Resteranno intanto sempre valide le norme generali che vietano, sulle aree destinate alla
balneazione e negli specchi d’ acqua antistanti, di campeggiare, impiantare tende, baracche,
roulottes, o pernottare nelle cabine e all'addiaccio, lasciare qualsiasi attrezzatura balneare e relativi
accessori (sdraio, lettini, ombrelloni, tavole da surf, materassini gonfiabili ecc.) dalle ore 20 alle 7
del mattino nelle spiagge libere e nelle zone attrezzate del Comune di Trieste, occupare con
ombrelloni, sedie, sedie a sdraio, sgabelli, teli ecc., nonché con mezzi nautici, la fascia di 5 metri
dalla battigia, procurare disturbi acustici da apparecchiature sonore, specialmente nella fascia oraria
di rispetto dalle 13 alle 16, e qualunque altro tipo di rumori molesti ecc. (per ulteriori dettagli
vedere l'Ordinanza integrale allegata).
Come noto, infine, norme specifiche già riguardavano l'accesso dei cani alle spiagge
consentite (lungomare Benedetto Croce, tratti di mare dalla fine del bagno ex Cedas ai Topolini e
dalla fine del porticciolo di Barcola Cedas al “bivio” di Miramare, molo precedente l'ingresso
principale al Castello di Miramare, spiaggia prossima al porticciolo di Santa Croce, spiaggia tra il
porticciolo di Santa Croce e i Filtri, spiaggia denominata “ai Filtri”) e, viceversa, il divieto di
condurre i “quattrozampe” sulle altre spiagge (Topolini, Bivio Miramare 1, Bivio Miramare 2, Alla
Lanterna, mentre al bagno ex Cedas è ammessa la permanenza e il bagno dei cani unicamente dalle
20.30 alle 24; divieti che non si applicano ai cani guida per non vedenti e ai cani da soccorso, che
devono comunque essere sempre accompagnati dal conduttore munito di documento di
abilitazione). Nelle spiagge date in concessione resta facoltà del concessionario la scelta in merito
all'accesso o meno ai cani sulla battigia antistante. (anche per questi dettagli sull'accesso dei cani –
uso del guinzaglio, museruola, rimozione delle deiezioni, assenza di parassiti del cane ecc.- vedere
l'Ordinanza integrale allegata).

Naturalmente, oltre che per le spiagge “libere”, anche per gli stabilimenti balneari in
concessione, accanto alle tradizionali norme generali – tra le quali l'orario di apertura al
pubblico, non più tardi delle 9 con chiusura non prima delle 19, con possibilità di riduzione
dell'orario per un massimo di 3 ore al giorno esclusivamente nel mese di settembre -, sono state
stabilite quest'anno specifiche norme “Anti Covid-19” che ricalcano in gran parte quelle per le
altre spiagge, più una serie di incombenze a carico dei concessionari quanto a igiene, disinfezioni e
sanificazioni di lettini, sdraio, cabine e altre strutture, contingentamento delle persone,
distanziamenti, no agli assembramenti, uso obbligatorio della mascherina (salvo in caso di soleggio
e di bagno in mare) ecc.
Oltre a illustrare, con il supporto del Direttore del Servizio comunale di Gestione del
Patrimonio Immobiliare Luigi Leonardi, tutte le suddette prescrizioni e disposizioni, l'Assessore
Giorgi, ha voluto sottolineare l'intenso e decisivo impegno degli Uffici e del personale dei Bagni
comunali per arrivare – con un lavoro “battente”, praticamente in due settimane - a garantire
l'apertura al 1 giugno di tutte le strutture, nonostante le non poche difficoltà e incertezze che,
fino all'ultimo, la “crisi” determinata dall'epidemia da “Coronavirus” ha comportato. Oltre a
rallentare e poi di fatto a bloccare – ha tenuto a ricordare l'Assessore – alcuni progetti in questo
settore cui come Amministrazione tenevamo molto, come la collocazione di gru in alcuni punti
specifici per la discesa in acqua anche di chi è costretto a usare la carrozzella, o come la costruzione
di rampe per un più semplice accesso al mare dei cani; progetti che siamo assolutamente
intenzionati a riprendere per l'anno prossimo”.
E ciò, senza dimenticare la conferma del “servizio di salvamento” in “una città che – ha
ancora rimarcato Giorgi - è l'unica in Italia ad assicurare, grazie al Comune, un tale importante
servizio anche sulle proprie spiagge libere, secondo una antica tradizione tutta triestina”.
E ancora – ha concluso l'Assessore Lorenzo Giorgi – non può venir sottaciuta la grande
importanza, specialmente quest'anno, a fronte dell'emergenza da “Covid-19”, che rivestiranno i
gruppi di volontari di varie Associazioni, che saranno impiegati, oltre che in compiti già
“sperimentati” come il salvataggio in mare grazie a cani specificamente addestrati come quelli
dell'associazione Cani Salvataggio Trieste – SICS, anche in un servizio che potremmo definire
“di cortesia balneare” consistente nel ricordare ai bagnanti le regole, purtroppo stringenti, che
tutti stavolta dovremo rispettare; e ciò in un'ottica di appello al buon senso e alla responsabilità,
e quindi non per sanzionare ma proprio per evitare di rischiare le vere e proprie sanzioni che,
viceversa, le Forze dell'ordine sono tenute a comminare ai sensi delle norme di legge vigenti; o,
addirittura, per non rischiare che spiagge intere vengano sottoposte a blocco o chiusura dalle
Autorità preposte.

Associazioni e Gruppi di volontari, riconosciute dalla Protezione Civile, tra le quali quelle
dei Vigili del Fuoco Volontari e dei Pompieri Volontari, dei Carabinieri in congedo (che, come
previsto anche nell'Ordinanza, sarà l'Associazione “capofila”), della Polizia Penitenziaria, della
Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, “che operano per puro spirito di servizio ai cittadini e
alla comunità”, hanno detto Giorgi e il direttore Leonardi, invitando senz'altro tutti i bagnanti ad
ascoltare e seguire i “pro-memoria” che eventualmente potranno ricevere da essi con l'invito
all'attenzione e al rispetto delle prescrizioni.
Prescrizioni che figureranno, tra l'altro, in un efficace cartello riassuntivo che sarà
collocato nei nostri bagni.

Per quanto concerne infine la ancor più particolare, e sempre “specialissima” ed
emblematica situazione del bagno “Alla Lanterna” (o “Pedocin” che dir si voglia) essa sarà
necessariamente trattata in una separata conferenza stampa che lo stesso Assessore Giorgi terrà
lunedì 1 giugno, con inizio alle ore 10.30, presso lo storico stabilimento del Molo Fratelli
Bandiera.

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