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GORIZIA - OSPEDALE: RIPARTE CARDIOLOGIA

Aggiunto il: 03/06/2020
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Si sta completando il rientro, al San Giovanni di Dio,  di tutte le attività sanitarie trasferite a Monfalcone o sospese, per lasciare spazio alle terapie intensive Covid-19.
Da domani, 4 giugno, infatti, riprenderanno  le funzioni collegate a cardiologia, ovvero  l’attività di elettrofisiologia ed elettorstimolazione, con 4 posti letto sub intensivi e l’UTIC, con ulteriori 4 posti letto intensivi, con la presenza del medico cardiologo 24 ore su 24.
Lo hanno annunciato l’assessore regola ella sanità, Riccardo Riccardi e il sindaco, Rodolfo Ziberna.
“Come avevamo detto fin dall’inizio, e ripetuto tante e tante volte, tutte le attività stanno rientrando- ha rimarcato quest’ultimo- e mai, neppure per un attimo si era pensato di non riaprire più l’Unità coronaria a Gorizia e di concentrarla a Monfalcone. Mai. Anzi, addirittura le attività saranno ulteriormente migliorate, visto che di recente sono stati acquistate nuove attrezzature.

Per questo desta ancora più sconcerto il fatto che ci sia stato chi ha cavalcato una notizia inesistente, lanciando, come si ama dire oggi, continue fake news sul nostro ospedale, arrivando a dire che l’attivazione delle terapie intensive Covid-19 era la scusa per per trasferire tutta la cardiologia a Monfalcone. E questo in un momento in cui tanta gente si ammalava gravemente  e moriva per Coronavirus. E’ stata davvero una brutta azione.

La città di Gorizia, invece, è orgogliosa di aver contribuito a salvare vite grazie a queste terapie intensive e all’abnegazione dei sanitari, medici e infermieri in primis , che hanno mostrato straordinarie professionalità e umanità.

L’ospedale San Giovanni di Dio ha vissuto una delle pagine migliori della sua storia, diventando protagonista, con le sue attrezzature all’avanguardia e un personale eccezionale, della battaglia sanitaria contro Covid-19 . Peccato davvero che ci siano state persone che, persino in questa situazione, hanno speculato politicamente, coinvolgendo nella loro assurda follia, anche persone per bene che non hanno capito di essere strumentalizzate politicamente. Addirittura c’è chi è arrivato ad estrapolare  frasi del sottoscritto o del direttore generale, Antonio Poggiana, che ringrazio molto per il grandissimo lavoro fatto, da ragionamenti diversi, per dimostrare l’indimostrabile, ovvero che cardiologia non sarebbe mai tornata.

Quanto successo, però, mi ha fatto riflettere e, tutto sommato, voglio ringraziare questi signori perché mi hanno confermato la necessità di far conoscere all’opinione pubblica le eccellenze dell’ospedale di Gorizia. Se proprio devo fare un appunto all’Azienda sanitaria è proprio quello di non far emergere a sufficienza ciò che è stato fatto, si sta facendo e si farà per migliorare il nostro ospedale che, già oggi, può vantare specialità di livello regionale e, in qualche caso nazionale. Abbiamo un nosocomio che funziona, all’avanguardia su molte attività, con personale eccellente  e dobbiamo cominciare a dirlo forte. Certo, ci possono essere delle criticità ma come ce ne sono ovunque. Quindi, fermiamo la macchina del fango e mostriamo l’orgoglio per questa struttura che arricchisce molto la nostra città.

Questa deve essere un’occasione per compiere un salto di mentalità e uscire dalla sindrome di Calimero. E non solo per il nostro ospedale. Gorizia è una città meravigliosa, dove si vive benissimo, con ottimi servizi. Adesso, insieme a tantissimi cittadini, stiamo compiendo uno sforzo straordinario per farla ripartire, come sta ripartendo cardiologia. Non come prima, meglio di prima”.

L’assessore regionale Riccardi, che ha voluto essere presente alla conferenza stampa con un video registrato, ha manifestato la sua amarezza “per tutte le polemiche sul nulla emerse in questi mesi che , in tutta sincerità, non ho capito”.

Riccardi, annunciando il rientro di tutte le attività precedenti al San Giovanni di Dio, ha sottolineato ancora una volta l’impegno profuso dalla Regione in questa difficilissima fase, impegno che ha portato fare del Friuli Venezia Giulia una delle regioni con minori casi positivi.

“E’ questo è accaduto perché tutti hanno fatto la loro parte e ringrazio di cuore Gorizia per aver contribuito a curare al meglio le persone che hanno contratto il virus. Un grazie, quindi, alla città e, in particolare ai sanitari che non hanno esitato a mettersi a disposizione. Per quanto riguarda il ritorno alla normalità, non c’è molto da dire, visto che tutte le attività stanno ripartendo e, come ha detto il sindaco, ci saranno, come è già stato fatto in questi mesi, ulteriori miglioramenti per un ospedale che è già un’eccellenza”.

E' intervenuto anche l'assessore al welfare, Silvana Romano, che ha ribadito la necessità di valorizzare le tante eccellenze sanitarie di Gorizia. "Fra queste- ha sottolineato- anche il Centro per le malattie sessualmente trasmesse che cura persone provenienti anche da fuori regione".

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