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MONFALCONE - PARTE LA CAMPAGNA MONFALCONE RIFIORIRÀ
"Non si tratta di un provvedimento
urgente o collegato agli effetti emergenziali inerenti al
Covid-19. Si tratta, invece, di un ddl multisettoriale di
manutenzione, nato per volontà della Giunta Fvg con l'obiettivo
di semplificare e sburocratizzare alcune procedure, rendendo più
efficaci le disposizioni di legge che necessitavano di essere
perfezionate".
Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale, a Trieste,
l'assessore regionale Pierpaolo Roberti nel corso della
discussione generale sul ddl 93. Gli 84 articoli della legge
Omnibus in oggetto prevedono Disposizioni in materia di finanze,
patrimonio e demanio, funzione pubblica, autonomie locali,
sicurezza, politiche dell'immigrazione, corregionali all'estero e
lingue minoritarie, cultura e sport, infrastrutture, territorio e
viabilità, risorse agroalimentari e forestali, lavoro,
formazione, istruzione e famiglia, ambiente e energia,
cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale e sanità.
Il dibattito, immediatamente successivo alla lettura delle
relazioni di maggioranza e minoranza, è stato aperto dagli
interventi piuttosto critici dei consiglieri regionali del
Partito democratico, Enzo Marsilio e Franco Iacop. Il primo ha
puntato il dito sulla tematica "del metodo e del comportamento
legato a questa norma. Non è possibile che, a fronte di accordi
presi tra sindaci dello stesso territorio che fissano priorità e
di graduatorie presenti nei vari bandi, un provvedimento di legge
vada a stravolgere tutto per favorire un Comune o l'altro. Non
entro nel merito della validità delle singole esigenze, ma questo
modo di fare non regge. La Giunta risolva questi problemi in
altro modo".
Iacop ha invece rilevato che "le comunità locali richiedono ben
altro". La collega di partito Mariagrazia Santoro ha esordito
sottolineando di non vedere "niente di nuovo sotto il sole, ma
solo modifiche di norme appena fatte. Tuttavia, la
semplificazione non è assenza di regole, ma la presenza di regole
chiare. Non si facciano finte norme generali per risolvere
situazioni particolari".
Il consigliere Tiziano Centis (Cittadini) ha definito il ddl 93
"un contenitore di manovre correttive che dimostra fretta
attraverso interventi tampone. Di urgenza c'è ben poco e, a
volte, proprio non esiste. Siamo comunque disponibili a discutere
su emendamenti costruttivi e migliorativi". Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia) ha dichiarato che "questo non mi sembra
il modo giusto per deliberare. La norma in oggetto va incontro a
indicazioni che arrivano dall'esterno e ai Comuni serve la
capacità di gestire in autonomia dei compiti che risultano
impossibili per mancanza di fondi. Voterò a favore delle poste,
previa presentazione di subemendamenti".
Roberti, in sede di replica, ha sottolineato che "poiché l'ho
sentito dire più volte, il termine provvedimento urgente non è
presente in nessuna parte della norma. Ne abbiamo fatti molti, ma
non in questo caso. Si tratta, invece, di un articolato già
presentato nel mese di febbraio e il fatto di portarlo oggi in
Aula significa che ogni tanto un tagliandino ci sta, ma anche che
durante le fasi di emergenza si sviluppano problematiche che
richiedono determinate misure".
"Per quanto concerne la sicurezza - ha proseguito Roberti - oltre
a impegnare 800mila euro di meno, si prevede altri 700mila per i
Comuni beneficiari non toccati in precedenza con la possibilità
di coprire anche le spese legate alla sanificazione. Cerchiamo di
dare risposte concrete, offrendo sollievo alle amministrazioni
locali e andando incontro alle molteplici esigenze". Infine,
l'assessore ha sottolineato di "non aver tolto alcun fondo ai
Comuni, neppure un centesimo. Piuttosto, l'intervento è previsto
sui finanziamenti che le singole amministrazioni hanno dichiarato
di non poter spendere entro il 2020, senza intaccare le annualità
passate. Tutte cifre che verranno puntualmente riassegnate nel
2021 con l'assestamento di bilancio".
Le repliche dei relatori sono state aperte dal consigliere Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha definito "queste Omnibus quasi
degli scivoli, utili per fare manutenzione. Continuo a non
valutare positivamente il ddl, perché le leggi dovrebbero essere
programmatiche e non azioni di mera deroga, aggiustamento o
ritocco estemporaneo". Cristian Sergo (M5S), rimarcando "di aver
letto per la prima volta questi contenuti solo il 19 maggio e non
certo in febbraio", ha aggiunto che "sarebbe quasi il caso di
avanzare una chiesta per stralciare tutto quello che non riguarda
il Covid-19".
Il dem Diego Moretti ha anticipato "osservazioni di carattere
tecnico e metodologico su alcuni emendamenti. In alcuni
provvedimenti urgenti, invece, sono state inserite norme che di
urgente non hanno niente. Le questioni che abbiamo sollevato sul
contributo Verzegnis oggi sono tornate in prima pagina:
rinnoviamo perciò l'invito alla Giunta affinché ritiri
quell'emendamento, insieme a quelli conseguenti, perché rischiano
di creare contenziosi difficili da gestire".
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) ha difeso il provvedimento,
evidenziando che "l'attuale Maggioranza, come accadeva in passato
con quelle di allora, ha ascoltato le esigenze del territorio e
cercato di dare le risposte migliori: le necessità sono tante e
non si possono ascoltare tutte. Speriamo di aver individuato
quelle giuste".
Il forzista Giuseppe Nicoli, dal canto suo, ha esordito parlando
di "critiche che fanno riflettere sulle questioni che andremo a
gestire in futuro su una norma che punta ad arrivare presto alla
sburocratizzazione per semplificare le condizioni di vita. In
tema urbanistico, molti sostengono che monetizzare gli standard
sia un peccato. Le nostre città e i nostri paesi, dove è
importante valorizzare l'aspetto storico, devono invece essere
riqualificate e questo è un modo per dare alle amministrazioni
locali la possibilità di reperire le risorse per utilizzare nuovi
spazi". In chiusura, il rappresentante di FI ha confermato
l'opportunità di "inserire nell'articolato il tema dei vettori
ferroviari da e verso l'estero per il potenziamento di una
piattaforma logistica assai preziosa in una regione collocata nel
cuore del sistema Europa. Ora la stessa operazione andrà fatta
utlizzando incentivi importanti per il trasporto non solo dei
passeggeri, ma anche delle merci".
La discussione generale è stata archiviata con le parole del
leghista Mauro Bordin che ha sottolineato come questa legge
rappresenti "una forma di manutenzione per correggere e sistemare
passaggi specifici. Tra questi, alcuni emendamenti di particolare
rilievo, come quello sull'indennità per i sindaci che rispondono
in maniera concreta ai meriti dei primi cittadini. Purtroppo, a
causa della situazione generale, la Omnibus che avremmo dovuto
discutere in aprile è arrivata fino a giugno, ma l'assestamento
di bilancio tornerà utile per approfondire altre questioni".
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