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Nella serata di mercoledì 27 maggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di via Hermet hanno arrestato, in flagranza di reato, B.P. 55enne, I.S. 50enne e il figlio I.M. 22enne, tutti triestini, responsabili di cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un intervento per dissidi tra coniugi, nella corte condominiale interessata dall’intervento, i militari hanno notato B.P., conosciuto perché pregiudicato per vari reati, intento a parlottare con altri soggetti. Considerato l’atteggiamento sospetto, i carabinieri hanno deciso di controllarlo chiedendogli l’esibizione dei documenti di identità, accompagnandolo per tale ragione fino all’ingresso della sua abitazione di lì non molto distante.
Giunti sull’uscio dell’appartamento, i militari venivano investiti da un forte odore di marijuana proveniente dal suo interno, motivo per il quale decidevano di procedere alla perquisizione domiciliare. L’attività di ricerca consentiva il rinvenimento di oltre 60 grammi di marijuana e di un bilancino di precisione. Tali elementi permettevano di arrestare B.P., collocandolo, al termine delle incombenze di rito, in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Successivi approfondimenti investigativi consentivano, in poco tempo, di risalire alla fonte di approvvigionamento della sostanza detenuta da B.P., individuata in I.S. e I.M., padre e figlio, i quali, con compiti diversi, rispettivamente corriere e custode dello stupefacente, ne curavano lo spaccio sulla piazza triestina.
Veniva quindi condotto un blitz all’interno dell’abitazione dei due congiunti, sottoponendola ad accurata perquisizione che ha permetteva di rinvenire ulteriori 50 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il taglio ed il confezionamento, nonché la somma in contanti di 300 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Considerati i presupposti e gli elementi emersi a carico di I.S. e I.M., entrambi pregiudicati, al termine degli accertamenti di rito, sono stati arrestati e condotti al Coroneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovendo rispondere di cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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