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Occupazione e sviluppo economico, con la valorizzazione delle possibilità offerte dalle reti d’impresa e la definizione di una strategia per canalizzare le opportunità lavorative verso chi è del territorio, sono stati i temi affrontati con il ministro Stefano Patuanelli in video conferenza dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e dall’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, in un duplice incontro. Alla prima parte della riunione è intervenuto anche Alessandro Pelosini, responsabile degli Affari istituzionali di Fincantieri, mentre alla seconda hanno partecipato i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Tra i temi affrontati anche l’escavo del Porto, opera che rappresenta un presupposto necessario per le prospettive di crescita economica del Porto e quindi territorio.
“Ringrazio il ministro Patuanelli per la disponibilità che ci ha dimostrato, per di più in un momento tanto complicato. Dopo il confronto di oggi con Fincantieri abbiamo previsto un ulteriore incontro entro i prossimi 15 giorni per individuare il settore per l’avvio di una nuova rete d’impresa, sulla falsariga di quanto già fatto dall’Anpa. Noi immaginiamo questo percorso come un valore per le nostre piccole e medie imprese, che unite diventano più forti, e per i lavoratori perché possono così intraprendere un’attività che altrimenti sarebbe a loro preclusa”, ha rimarcato il sindaco, rifacendosi al riferimento fatto dal ministro al lavoro portato avanti con il governo per valorizzare le reti d’impresa. Altra strada fondamentale per valorizzare i lavoratori locali è quella della formazione, infatti l’assessore regionale Rosolen ha concordato con il ministro che gli manderà tutti i dati relativi ai corsi di formazione, iniziativa questa che ha riguardato in particolare i lavoratori della ex Eaton, della Sertubi e della Ferriera, in applicazione del protocollo che prevede in casi di crisi i lavoratori diventino parte del sistema produttivo della Fincantieri. Il ministro a sua volta ne parlerà a giorni con l’amministratore delegato della stessa Fincantieri, Giuseppe Bono, con cui ha già in programma una riunione. Continua il sindaco: “Abbiamo costruito grazie ai corsi della Regione dei professionisti, ci piacerebbe quindi che potessero lavorare. L’obiettivo è di mettere a frutto l’opportunità dataci dal protocollo che già esiste, dando vita a un paniere che possa fornire lavoratori del territorio adeguatamente formati”.
Sulla necessità di perseguire questa strada hanno concordato anche i segretari provinciali dei sindacati, Casotto della Cgil, Turus della Cisl e Cinti della Uil, che peraltro hanno portato all’attenzione del ministro ulteriori elementi di confronto, esprimendo la preoccupazione per come il territorio sta vivendo l’attuale momento di difficoltà e dicendo di temere che a breve, a causa della pandemia, si apriranno altre crisi aziendali e per questo è molto importante continuare con l'applicazione del prootocollo per i lavoratori in difficoltà da crisi aziendali. Tra le questioni da affrontare, in quanto in piedi da troppi anni, c’è anche quella dell’escavo. “Bisogna scavare, stiamo aspettando da troppo tempo per questioni burocratiche e formali riguardanti ora la consegna delle aree. È un’opera necessaria per l’occupazione, in quanto creerebbe più lavoro per i lavoratori del Porto”, ha sottolineato il sindaco, mentre il ministro ha assicurato l’impegno a monitorare la situazione per sbloccarla anche insieme al ministero dell’Ambiente.
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