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FVG - Zona arancione: Bordin (Lega), Governo decide senza trasparenza

Aggiunto il: 15/11/2020
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Di fronte a un Governo che cambia
idea in 10 ore, concordando con il Friuli Venezia Giulia il testo
di un'ordinanza con le relative restrizioni per poi retrocedere
subito dopo la nostra Regione in zona arancione, il presidente
Fedriga giustamente alza la voce per attaccare una scelta
incomprensibile e revocare quelle restrizioni responsabilmente e
autonomamente introdotte solo giovedì scorso".

Lo scrive in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, Mauro Bordin, aggiungendo che si sarebbe aspettato
"una comunità politica regionale compatta con il presidente nel
difendere imprese, attività e cittadini del Fvg. Pd e M5S,
invece, attaccano Fedriga perché, a loro dire, cercherebbe lo
scontro politico con il Governo".

"Siamo davvero delusi da questo atteggiamento sempre incline a
difendere le posizioni partitiche governative - afferma
l'esponente leghista - e indifferente a quelli che sono gli
interessi regionali. Non si accorgono che i cittadini del Friuli
Venezia Giulia sono stanchi e insofferenti verso un'opposizione
incapace di fare squadra con il pfresidente e la maggioranza
regionale a tutela delle famiglie e delle imprese".

"Il Governo ha passato mesi a discutere di banchi di scuola su
rotelle e bonus bicicletta, per poi, sulla base di parametri che
perfino i tecnici hanno difficoltà a inquadrare, retrocedere in
zona arancione una Regione che conta una percentuale di
occupazione di terapia intensiva sotto il 30%, i ricoveri sotto
il 40% e un Rt in miglioramento. Il Fvg è tra le poche Regioni in
Italia che in questi mesi ha adeguato il numero delle terapie
intensive in ottemperanza alle indicazioni ministeriali e inoltre
subisce un flusso migratorio incontrollato che trova, nonostante
i solleciti, l'assoluta indifferenza nel Governo, il quale -
conclude Bordin - non ritiene necessario presidiare i confini ed
evitare, così, ingressi incontrollati e privi di ogni sicurezza
sanit

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