MONFALCONE - Incendio nel pomeriggio in un appartamento in via San Polo. Nessun ferito di rilievo.
DOBERDO' DEL LAGO - Ragazzo di San Pier d'Isonzo cade in falesia da un'altezza di otto metri. Intervenuto soccorso speleologico.
Il Sindaco di Staranzano, Marchesan, prende posizione su quanto è emerso da un articolo apparso nei giorni scorsi sulla volontà del Comune di Monfalcone di dare un nuovo modo di operare al CCM. Quello che emergenze nel comunicato è che Staranzano non abbia trovato altri appoggi tra i restanti comuni che partecipano al consorzio, silenzio infatti anche dai Comuni "amici".
Ecco di seguito l'intervento di Marchesan:
L’Amministrazione Comunale di Monfalcone, ha approvato una delibera di giunta, il 7 gennaio scorso, dove stabilisce ciò che deve fare il Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM), con progetti che coinvolgono quasi esclusivamente la città dei cantieri, con i costi, però, a carico di tutti i Comuni appartenenti al Consorzio. Nella delibera si legge che è previsto un Nucleo di Controllo Tecnico per la verifica dell’attuazione delle progettualità deliberate. Un Comune consorziato non può decidere le linee di indirizzo delle attività del Consorzio. Ricordiamo che il CCM è stato istituito nel 1977 per volontà delle 9 Amministrazioni Comunali del Basso Isontino ed è retto da una Assemblea, organo deputato a prendere le decisioni di indirizzo e dove, fino ad oggi, ogni Comune ha sempre goduto di pari dignità, portando in quell'assise le proprie progettualità. L’Amministrazione Comunale di Monfalcone con questa presa di posizione considera il Consorzio come una sua cosa. Una visione miope che dimostra mancanza di lungimiranza e visione politica per lo sviluppo culturale dell’intero territorio. È, di fatto, lo scardinamento di più di quaranta anni di rapporti e collaborazioni dei 9 Comuni, dove tutte le comunità territoriali, con le loro molteplici diversità e sensibilità, hanno tessuto relazioni e collaborazioni trovando sempre accordi nell’interesse generale tenendo unita la visione e lo sviluppo della nostra cultura. Riguardo l’acquisto di un edificio da parte del CCM, per la conservazione dei beni e dei libri consortili, molto dibattuto sulle pagine del locale quotidiano, si fa presente che due Commissioni, una tecnica e l’altra scientifica, già insediate e operanti, stanno valutando questo tema e a breve relazioneranno in Assemblea consortile. Virtuosa è certamente l’idea di acquisizione di un bene pubblico, come legittima è quella della struttura privata; quello che conta è che sia adatta allo scopo e meno onerosa. È giusto lasciar concludere l’iter alle commissioni e demandare la decisione all’Assemblea Consortile, senza in alcun modo esautorare il Consorzio della propria autorità e indipendenza decisionale, mantenendone la dignità e il ruolo che ha sempre avuto nel nostro territorio.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati