MONFALCONE / RONCHI DEI LEGIONARI - 7 defibrillatori donati da una Fondazione locale.
FVG - Covid: Fedriga/Riccardi, ok su utilizzo anticorpi monoclonali.
“Quelli del consigliere Moretti sono atteggiamenti e considerazioni inaccettabili per l’intera città di Monfalcone perché sono volti a ostacolare e danneggiare scelte che vanno nell’interesse della comunità cittadina e verso la risoluzione di problemi che, peraltro, hanno origine dalle insensate scelte delle amministrazioni di centrosinistra regionale e locale di cui è stato sostenitore. Da quando si è insediata la giunta da me presieduta come sindaco, l’impegno profuso dal consigliere del Pd è stato a senso unico finalizzato a tentare di intralciare e bloccare la necessaria azione di miglioramento e risanamento della nostra realtà, a cominciare dalle questioni sanitarie, dove abbiamo dovuto porre mano a sistemare le conseguenze dell’infausta riforma Serracchiani che aveva depauperato i nostri servizi ospedalieri e territoriali. “La posizione sul caso dell’albergo impiegati è ugualmente frutto del pregiudizio politico ma anche della superficialità e della scarsa cognizione con la quale il consigliere Moretti affronta le questioni del territorio: L’emendamento dei consiglieri regionali Calligaris e Nicoli, rimuovendo un limite incongruo, consente di ampliare l’ospitalità alberghiera della struttura il che significa la possibilità di creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per la nostra città. Peraltro, rispetto all’ex albergo impiegati frutto di un project financing dell’ex sindaco Pizzolitto, così come già per le terme, sta emergendo un modo di operare approssimativo delle passate amministrazioni che nella realtà dei fatti ne compromettono la gestione. Quanto poi alle affermazioni sugli enti partecipati, il centrosinistra ha sempre utilizzato questi importanti organismi come centri di potere per trovare sistemazione e incarichi ai propri referenti politici e favorire gli amici. Con l’insediamento del centrodestra nelle principali amministrazioni comunali della provincia è stato possibile cambiare questo ignobile sistema di potere privilegiando nella scelta degli amministratori le competenze e le capacità tecniche in modo da garantire l’efficienza e la qualità dei servizi. Chi ha sempre privilegiato l’interesse di partito rispetto agli interessi pubblici dei cittadini non ha nessun titolo per fare prediche, quando è evidente che il suo modo d’agire è accecato dal pregiudizio politico nei riguardi del mio ruolo di sindaco”.
Ma la diatriba non finisce e Diego Moretti torna a replicare in un comunicato:
“Registro anche oggi che il sindaco Cisint mi accusa - sull'emendamento ex Albergo Impiegati poi ritirato - in maniera del tutto gratuita e strumentale, di boicottare per “pregiudizio politico” le iniziative promosse dall’amministrazione monfalconese: nulla di più falso e ridicolo (ma ci sarà tempo per spiegare anche questo)! Capisco che Cisint – abituata a disporre e comandare a piacimento nei confronti di assessori e consiglieri regionali - faccia fatica ad accettare il dissenso e chi lo esprime, ma la mia posizione sull’emendamento (che peraltro lo stesso Calligaris aveva illustrato in maniera superficiale e generica) è assolutamente trasparente. Ci sono infatti ancora molti punti oscuri su una vicenda che casualmente viene “resuscitata” - a vent’anni dal contributo decennale della Regione assegnato per la sua ristrutturazione - nel momento in cui si parla di una parte dell’ex Albergo quale possibile futura sede del centro archivistico (o multifunzionale?) del CCM, con un emendamento “blitz” che rimuove il vincolo di legge sul prevalente interesse pubblico della struttura. Strano, no? Quello che è certo, è che farò di tutto per evitare che l'immobile di Panzano diventi per la Regione ciò che è stato nel passato l'ex ospedale Fatebenefratelli, struttura pagata dalla Regione due volte, prima per essere ristrutturata e poi per essere acquistata e farne il nuovo ospedale civile. Mi permetto infine di darle un consiglio, impegnata solo ad accusare come un disco rotto “quelli di prima” senza mai citare fatti precisi: riferendosi al centrosinistra, accusato di utilizzare le partecipate come centri di potere per “favorire gli amici” e “privilegiare gli interessi di partito”, la invito a fare nomi e cognomi e vedrà che il mio non lo trova da nessuna parte. E allora consiglio al sindaco di essere prudente e non sparare nel mucchio: quello che invece esiste nelle partecipate dal 2017 e nei rapporti tra i comuni, è la spaccatura del territorio (mai avvenuta prima) che il suo modo d’agire sta provocando. Rifletta su questo ed eviti di fare accuse generiche che non trovano conferma nei fatti, se non nella classica propaganda di scuola salviniana della quale è un’interprete di primo piano.”
Ora attendiamo la prossima puntata.
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