Tentativo di Saro con Progetto FVG e Dipiazza (sindaco di Trieste) di sottomettere l'Isontino ma i Sindaci (Ziberna e Cisint in testa) fanno muro.

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ZIBERNA SU PATTO SARO- DI PIAZZA SULLE PROVINCE: "I TERRITORI NON SI GIOCANO AL LOTTO"

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Monfalcone e Gorizia sotto Trieste: i 4 amici al bar se lo scordino. Dura presa di posizione del Sindaco Cisint

Aggiunto il: 11/01/2019
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“Le decisioni sugli assetti istituzionali che deriveranno dalla riforma degli enti locali  non si possono decidere fra quattro amici al bar. Questioni così rilevanti che riguardano l’autogoverno delle comunità locali richiedono coinvolgimento, partecipazione, approfondimento e verifica seria e motivata. Se sono vere le ipotesi che il sindaco di Trieste e Saro avrebbero fatto sui nuovi assetti locali esse sono irricevibili quantomeno nel metodo perché danno l’impressione di una modalità di annessione poco rispettosa della dignità, dell’indentità e del ruolo che ciascun territorio riveste nel contesto regionale. Anche le forme di collaborazione già in atto fra l’Isontino e Trieste, realizzate sinora per fare sinergia per competere efficacemente o per la gestione più efficace di alcuni servizi, sono state il frutto di processi che hanno tenuto conto delle posizioni dei sindaci che esprimono la volontà del territorio”.

 

“E’ quindi sbagliato e soprattutto controproducente un metodo, che la componente di Progetto Fvg ha già tentato con la riforma degli Ater, di voler calare dall’alto soluzioni prefabbricate, decise da circoli ristretti senza coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali del territorio. I temi degli assetti e delle scelte che riguardano Monfalcone e l’Isontino vanno affrontati nell’ambito di una corretta interlocuzione, così come dimostrata dal presidente della Regione e dall’assessore regionale alle autonomie locali. Ecco perché è superficiale e sbagliato far filtrare annunci di decisioni già prese, perché sono contrastanti con il rispetto del principio dell’autogoverno delle comunità  locali. In ogni caso si sappia che, come per il porto, Monfalcone, non potrà accettare logiche di sottomissione perché le scelte devono garantire la pari dignità istituzionale e il rispetto dei valori del nostro territorio”.  

“Le decisioni sugli assetti istituzionali che deriveranno dalla riforma degli enti locali  non si possono decidere fra quattro amici al bar. Questioni così rilevanti che riguardano l’autogoverno delle comunità locali richiedono coinvolgimento, partecipazione, approfondimento e verifica seria e motivata. Se sono vere le ipotesi che il sindaco di Trieste e Saro avrebbero fatto sui nuovi assetti locali esse sono irricevibili quantomeno nel metodo perché danno l’impressione di una modalità di annessione poco rispettosa della dignità, dell’indentità e del ruolo che ciascun territorio riveste nel contesto regionale. Anche le forme di collaborazione già in atto fra l’Isontino e Trieste, realizzate sinora per fare sinergia per competere efficacemente o per la gestione più efficace di alcuni servizi, sono state il frutto di processi che hanno tenuto conto delle posizioni dei sindaci che esprimono la volontà del territorio”.

 

“E’ quindi sbagliato e soprattutto controproducente un metodo, che la componente di Progetto Fvg ha già tentato con la riforma degli Ater, di voler calare dall’alto soluzioni prefabbricate, decise da circoli ristretti senza coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali del territorio. I temi degli assetti e delle scelte che riguardano Monfalcone e l’Isontino vanno affrontati nell’ambito di una corretta interlocuzione, così come dimostrata dal presidente della Regione e dall’assessore regionale alle autonomie locali. Ecco perché è superficiale e sbagliato far filtrare annunci di decisioni già prese, perché sono contrastanti con il rispetto del principio dell’autogoverno delle comunità  locali. In ogni caso si sappia che, come per il porto, Monfalcone, non potrà accettare logiche di sottomissione perché le scelte devono garantire la pari dignità istituzionale e il rispetto dei valori del nostro territorio”.  

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