FVG - Riaperture: Bernardis (Lega), ok volontà Regioni per regole e certezze.
GORIZIA - Si allaga cantina di uno stabile Ater. Proprietario dell' alloggio a sue spese chiama l'idraulico per dimostrare di non esser colpevole.
Prima le avvisaglie, poi i pizzicamenti a distanza innescati dalle critiche della Morsolin alla sindaca sul bilancio e poi la risposta della prima cittadini che lancia un missile terra aria definendo le accuse rivoltele dalla Morsolin un bluff. Questa volta però la Morsolin non molla e lancia una controffensiva.
Ma facciamo un passo indietro per capire cos'abbia scatenato l'uso dell'artiglieria pesante da entrambe le partii. Siamo a inizio aprile e la consigliera Morsolin invia un comunicato stampa nella quale parla di un bilancio, specie sul sociale, non corrispondente al vero. Un attacco tecnico, quello della Morsolin, che ha trovato una risposta da parte della Cisint duro come poche volte abbiamo visto. La sindaca Cisint, ha dichirato che i dati sulla spesa del Comune nel sociale sbandierati dalla Morsolin sono un bluff senza alcun fondamento, una millanteria spacciata con la spocchia e il sussiego di una sinistra che crede di essere portatrice della verità e, invece, dimostra soltanto di non conoscere le basi elementari della contabilità pubblica. Questo episodio spiega molto sul disastro gestionale che abbiamo trovato: fondi a residuo non impiegati a favore della città per circa 5 milioni di euro, la debolezza dell’accordo siglato con Fincantieri sulla cessione delle rispettive pertinenze, la convenzione con l’università spacciata come ricerca sull’amianto, il buco di mille euro al giorno nel funzionamento delle terme e via dicendo. Ora, ha proseguito Cisint, potremo parlare di un ulteriore caso di superficialità e di dilettantismo politico, ma dietro alle cifre della Morsolin potrebbe anche esserci la malafede di un suggeritore, che avendo gestito in passato il bilancio comunale abbia voluto in qualche modo inquinare la discussione per ridare una sorta di verginità a una sinistra che non riesce ad accettare il fatto che hanno fallito anche nel campo dei bisogni dei più deboli.
Cisint ribadisce ancora una volta che Il suo è un giudizio negativo pesante verso questi ex-amministratori, ma una mistificazione del genere è inaccettabile. Il loro ragionamento si fonda su Openbilanci.it, un sito che si basa sui movimenti di cassa, che è cosa ben differente dai reali impegni e investimenti, perché com’è ovvio non tutto riesce a essere liquidato al termine dell’anno contabile, come può avvenire negli stessi bilanci familiari, ma diversa è la realtà dei conti comunali effettivi. Il confronto fra quando amministrava la Morsolin e la nostra gestione è impietoso e imbarazzante, ma per loro. Come ho detto in sede di bilancio, sul sociale non accettiamo lezioni da nessuno, parlano i fatti e i numeri. Nel 2012, il consuntivo, cioè quanto effettivamente impegnato dalla ex giunta Altran, di cui la Morsolin era l’assessore cosiddetto competente in materia, la spesa dell’ente nel sociale è stata di poco meno di 15 milioni di euro, nel 2017 più di 16 milioni e 700 mila, nel preconsuntivo dello scorso anno quasi 20 milioni e nel bilancio preventivo di quest’anno ne prevediamo 23 milioni e 700 mila. Se poi prendiamo la casa di riposo, dove sono raddoppiati gli ospiti, si è passati da poco più di due milioni nel 2012 a quasi 4 milioni nel pre-consuntivo del 2020. Ma soprattutto è cambiata la qualificazione della residenza per anziani, si è data una risposta alle famiglie e alle liste d’attesa degli ospiti che in passato dovevano ricorrere ad altre strutture protette con l’allontanamento dai congiunti, si è affrontata l’esperienza Covid in maniera esemplare per le misure che sono state prese, per l’organizzazione della sala abbracci e i nostri anziani sono sti i primi in regione ad essere vaccinati:
Dietro i numeri, come sanno bene i cittadini, ci stanno i servizi, siamo in un altro pianeta rispetto al passato. Sono state aperti nuovi sportelli d’aiuto, si sono razionalizzate le sedi disperse in giro per la città, sono stati avviate progettualità specifiche per anziani, minori e disabili, abbiamo aggiornato i regolamenti e anche effettuati controlli, perché ogni volta che si do un contributo a chi non ha diritto si sottraggono risorse verso chi ha realmente bisogno. Abbiamo reso il Comune trasparente e vicino a chi ha bisogno: il contatto telefonico diretto che abbiamo avviato con le persone anziane e quelle fragili, è un modo di partecipazione molto sentita dagli interessati, ma anche la forma per conoscere le specifiche necessità e adeguarne di conseguenza i servizi. Non accettiamo lezioni da chi non ha avuto neppure la sensibilità di stare a fianco dei famigliari delle vittime dell’amianto.
Quanto alla riduzione delle tasse, continua Cisint, le polemiche della Morsolin sono faziose e ridicole: quando è iniziata l’esperienza dell’attuale giunta il carico fiscale per ciascun monfalconese era di 584 euro a testa, ora siamo scesi a 409 euro, 175 euro in meno, una riduzione di oltre il 30 per cento di tasse complessivamente. E questa manovra ha riguardato, i cittadini, le rette e le piccole e medie imprese, anche per sostenerne la ripresa dopo l’emergenza epidemica. Una riduzione della tassazione così rilevante ha significato che le minori entrate per il bilancio sono state di 2 milioni di euro, eppure la qualificazione della spesa ha consentito tuttavia di non ridurre ma aumentare le attività e le prestazioni, a cominciare da quelle sociali. Le mie promesse di ridurre la tassazione, incrementando i servizi, gli investimenti e le infrastrutture, sono un dato di fatto che tutti i monfalconesi possono vedere e misurare. Gli stessi monfalconesi che sicuramente ricordano lo stato pietoso della città e dei servizi lasciato dall’ex giunta Altran, con assessore la Morsolin.
Ora si pensava che il botta e risposta sarebbe terminato qua ma invece stavolta la Morsolin ha risposto al fuoco: Rimandiamo al mittente le accuse di bluff sul bilancio, senza e senza ma.
Basta chiedere ad un qualsiasi cittadino o cittadina se sente le tasche più pesanti dopo 5 anni di amministrazione di destra e la risposta è no. Infatti Cisint sulle tasse fa la classica
media dei polli, ma al cittadino, che ogni giorno lotta con la crisi economica e la riduzione del potere d'acquisto, qualcosa non torna.
Facciamo un piccolo esempio. Dopo grandi sbandieramenti sulla riduzione della tari
nell'ultimo bilancio abbiamo chiesto quanti sono i beneficiari di riduzione della tariffa. Ebbene cosa abbiamo scoperto? Che solo 800 famiglie su 13.374 avranno una riduzione, cioè il 6%, mentre per quanto riguarda le imprese avranno la riduzione 1.000 su un totale di 1.504, quindi ben il 66% (dati forniti dal servizio finanziario del comune). Una politica di riduzione delle tasse che mette in evidenza il carattere di classe della politica di questa
amministrazione. Ma anche a voler vedere il bilancio di competenza e non di cassa come ci suggerisce, il paragone tra 2016 e 2019 peggiora ancora perché passiamo da 20 milioni a 17 di spesa sul sociale!!
Parliamo poi del raddoppio della casa di riposo, che Cisint dimentica di aver ereditato da quelli di prima. Un'amministratrice attenta avrebbe ringraziato invece di inveire.
Parliamo delle Terme? Rifinanziate con 2.350.000 euro di soldi pubblici, per ribadire ancora una volta il concetto della socializzazione delle perdite e della privatizzazione dei profitti?
Purtroppo dopo cinque anni di governo leghista i problemi sono ancora tutti lì sul tavolo e in alcuni casi sono peggiorati, in particolare con Fincantieri dove l'appalto continua indisturbato la sua attività.
Parliamo poi delle tanto sbandierate riduzioni dell'IMU per le aziende che assumono persone con contratto indeterminato, sono due anni che chiediamo all'ente i numeri degli assunti
con tale norma, non abbiamo ancora ricevuto risposta! Per fortuna esiste in Italia l'obbligo sulla trasparenza dei bilanci e dai siti indipendenti. L' abbiamo mostrato la realtà di cosa fa questa amministrazione e non ci piace.
Di fatto nella linea politica della Sinistra c'è una vera attenzione al sociale, in quella di Cisint troviamo che nel solo 2021 ha già impegnato oltre 51.000 euro per incarichi a TV, organizzazione di eventi e stampe di giornalini per magnificare le sue imprese, se non è propaganda questa. Così la consigliera de La sinistra per Monfalcone, Mirsolin.
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