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Nella serata di domenica 5 settembre u.s., i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Gorizia hanno tratto in arresto K.B, 23enne di dichiarata nazionalità libica, nullafacente, censurato, irregolare sul territorio nazionale, poiché ritenuto responsabile del tentato omicidio di una donna residente a Gorizia, avvenuto durante il medesimo pomeriggio.
I militari, intervenuti con estrema prontezza e rapidità su richiesta della donna a seguito dell’aggressione presso la propria abitazione da parte dell’arrestato, e avvenuta mediante l’utilizzo di un coltello da cucina ed un tentativo di strangolamento, rinvenivano e sequestravano un grosso coltello da cucina con tracce ematiche, che era stato prontamente occultato all’interno di un mobile, nonché alcuni capi di abbigliamento macchiati di sangue.
La contestuale attività di polizia giudiziaria, consistente nella raccolta di indizi e testimonianze, permetteva di attribuire all’arrestato le proprie responsabilità e di confermare la dinamica dei fatti denunciati dalla vittima.
Accompagnata dagli operanti presso il locale pronto soccorso, la donna veniva riscontrata affetta da alcune ferite da taglio alle mani e da una distorsione al collo, riportate nel corso della colluttazione che le ha permesso di difendersi dall’uomo, scappare e chiedere aiuto ai Carabinieri.
Il motivo dell’aggressione è da attribuire alla recente interruzione della relazione sentimentale fra i due, voluta dalla donna e mai accettata da K.B..
Al termine delle attività di polizia giudiziaria coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, Dr.ssa Ilaria Iozzi, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di tentato omicidio e violenza privata, venendo tradotto presso la casa circondariale di Udine, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Gorizia.
Il 9 settembre 2021, l’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Gorizia, Dr.ssa Flavia Mangiante, che ha disposto la misura cautelare in carcere dell’uomo.
Con l’entrata in vigore della legge 19 luglio 2019 n. 69, recante “Modifiche al codice penale, al codice
di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, e anche in relazione all’insorgere dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, con i conseguenti maggiori rischi di violenza dovuti ai periodi di confinamento e convivenza forzati, l’Autorità Giudiziaria e le Forze di Polizia di questa Provincia continuano ad attribuire massima attenzione a tale tipologia di fattispecie delittuose.
L’intuito investigativo e il tempestivo intervento professionale dei Carabinieri, cui si è unita una particolare sensibilità nei confronti della delicata problematica da parte dell’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di garantire la massima sicurezza alla donna, impedendo che la condotta delittuosa potesse ulteriormente degenerare.
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