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Il sindaco Anna Maria Cisint replica alla consigliere comunale Morsolin, smentendo i dati forniti dall’esponente della sinistra e rivendicando la svolta che la nuova amministrazione comunale sta portando avanti.
Afferma il sindaco: “Sul tema della casa non accettiamo lezioni dalla giunta precedente e dall’ex assessore Morsolin che aveva la responsabilità di quel settore. Vent’anni di abbandono della Casa Mazzoli e novecentomila euro di danneggiamenti quantificati per il degrado subito dagli alloggi per il loro abbandono e la mancanza di manutenzioni, sono i costi di un’eredità pesante che ci ha lasciato l’ex-sindaco Altran. Oltre a esserci fatto carico di individuare i finanziamenti per il piano di investimenti i cui primi lavori stanno per partire, abbiamo rimesso mano alla gestione del settore e soprattutto degli alloggi di proprietà comunale assegnati all’Ater con modalità non certo favorevoli per il nostro ente: Erano molti anni che il Comune non interveniva in modo così rilevante nel campo dell’edilizia abitativa pubblica, per oltre 3 milioni e mezzo, ma soprattutto per rimuovere un muro di indifferenza nei confronti dei bisogni dei nostri concittadini più deboli”.
Il sindaco Anna Maria Cisint sottolinea il cambio radicale di impostazione delle politiche sulla casa portate avanti dalla nuova amministrazione anche in sintonia con la Regione: “I cambiamenti normativi introdotti dalla Giunta Fedriga, che ha portato da due a cinque gli anni minimi di residenza per accedere alle abitazioni delle Ater, con l’obbligo di documentare l'assenza di altre proprietà immobiliari, riequilibra le modalità di assegnazione degli alloggi. Nello stesso tempo abbiamo dato risposta a 8 concittadini che per anni sono rimasti per strada o dormivano nelle macchine e abbiamo avviato lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente e illegalmente. La sinistra per anni ha privilegiato gli stranieri e ora finalmente si provvede a considerare anche il bisogni dei concittadini da troppi anni abbandonati”.
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