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A impreziosire il cartellone di Prosa, il Comunale viene ospitato oggi e domani I due gemelli. L’attore e regista Jurij Ferrini parte dal classico goldoniano I due gemelli veneziani per trarne una pièce di teatro contemporaneo, complice l’adattamento di Natalino Balasso. Questa scrittura originale in cui la scena classica e contemporanea si intrecciano, non poteva mancare anche all’interno della rassegna “off” AltroTeatro. La struttura del testo di Goldoni, intatta ma ripensata per una società libera e in emancipazione come quella degli anni Settanta, e lo stile pungente di Balasso esaltano l’ironia dell’originale e lo rendono più che mai attuale.
Per I due gemelli, prodotto da Progetto U.R.T. (Unità di Ricerca Teatrale) in collaborazione con 53° Festival Teatrale di Borgio Verezzi, calcano le tavole del Comunale lo stesso Jurij Ferrini, Francesco Gargiulo, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Andrea Peron, Marta Zito e il giovane promettente monfalconese Stefano Paradisi. La nuova avventura dei gemelli veneziani, nel libero adattamento di Natalino Balasso, è ambientata negli anni Settanta. Uno sguardo, da un punto di osservazione a quasi mezzo secolo di distanza, che coincide con il nostro presente. Perché nel grigiore di una modernità disperante, in cui la menzogna fa parte della vita quotidiana, questa commedia ci invita a riflettere sul tema dell’apparenza e sul concetto di virtuale che tende sempre più a sostituirsi al reale con una manipolazione tale da confonderci fino al più totale smarrimento. Così la vicenda, straordinariamente comica, delle disavventure di due fratelli gemelli che non si vedono da anni e per puro caso si ritrovano a Verona per sposarsi, oltre a essere motore di equivoci spassosi, può diventare un’allegoria della fallacia dei nostri sensi e delle nostre percezioni. Goldoni e Balasso, insomma, sembrano volerci prendere in giro sulla nostra poca lucidità.
A partire dagli stessi meccanismi comici della commedia del 1747, in questa rilettura contemporanea i personaggi si fanno più complessi, lontani dalla maschera stereotipata della Commedia dell’Arte da cui l’autore veneziano già prendeva le distanze. Grazie a questo spostamento di personaggi e ambientazione storica si può godere e comprendere appieno l’ironia più profonda di Goldoni, esaltata dallo stile sarcastico e pungente di Natalino Balasso. L’anima di un classico in una scrittura originale contemporanea: due spettacoli in uno, di puro divertimento!
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