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Parallelismo tra le scelte pseudosecuritarie a livello nazionale e la gestione
immigrazione da parte della Destra monfalconese
Mozione consigliare. Indice delle premesse e dispositivo
Premessa n.1: una falsa sicurezza
Premessa n.2: i Sindaci in grande difficoltà
Premessa n.3: Vangelo brandito, Vangelo tradito
Tutto quanto premesso, il Consiglio comunale di Monfalcone
a) Apprezza la posizione della Conferenza Episcopale Italiana la quale
tramite mons. Antonio Staglianò, delegato Cei per le migrazioni, afferma:
come si fa a dire che non si può obiettare un decreto che togliendo la
protezione umanitaria crea disagi sociali e insicurezza sociale. Qui si vanno
a ledere i diritti fissati dalla Costituzione. I Sindaci devono rispettare le leggi
del Parlamento, non si deve disobbedire alle leggi, ma hanno anche il dovere
di porre la questione della legittimità delle stesse leggi, hanno il dovere di
porre la questione della legittimità delle stesse leggi;
b) Stigmatizza l’uscita del Comune di Monfalcone dalla UTI
IsonzoCarsoAdriatico che, in trasgressione della Legge regionale, ha
segnato una rottura storica, tra Monfalcone ed il resto del Territorio
bisiaco, senza precedenti dopo nove secoli di comunanza. A proposito di
Tradizioni locali, di cui tanto si parla a vanvera da parte della Destra
localista che invece nulla conosce, la comunanza a livello istituzionale e
territoriale parte dalla metà del XIII secolo con i Patriarchi fondatori
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della Cittadella murata, ovvero Gregorio di Montelongo (1260) e
soprattutto Raimondo della Torre (1287-1313), il grande milanese che
plasmò la Monfalcone medievale (cioè la valorizzazione della posizione
strategica della Rocca e del Borgo principale murato, l’edificazione di una
residenza patriarcale e la consacrazione della Chiesa di S.Ambrogio) di
cui proprio in questi anni si sono riscoperte le vestigia e che governava la
Desena e le diciassette pievi territoriali;
c) Esprime grande preoccupazione per il fatto che decine di migliaia di
immigrati potrebbero essere gettati in strada aumentando
considerevolmente il numero degli irregolari con gravissime conseguenze
sulla Sicurezza e sulla Legalità nonché sulla pubblica Sanità.
Fabio Delbello
Lucia Giurissa
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