Monfalcone - Cerimonia per doveroso e solenne ricordo e omaggio a chi è stato colpito dalla fibre invisibili e micidiali dell’amianto.
GRADISCA D'ISONZO - Auto esce fuori strada in prossimità della rotonda per entrare in autostrada.
Regione, Vigili del Fuoco, Arpa e Comune di
Mossa, una volta ottenuta dalla Procura l'autorizzazione ad
accedere all'area dell'ex stabilimento della Bertolini in via
Isonzo, dove è scoppiato nelle settimane scorse un incendio,
provvederanno a ulteriori rilievi per scongiurare ogni
possibilità di rischio per la salute pubblica ed entro qualche
mese verrà dato avvio ai lavori di smaltimento.
È quanto emerso al termine del tavolo convocato nella Prefettura
di Gorizia al quale sono intervenuti il prefetto Raffaele
Ricciardi, l'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro
con i tecnici di Arpa e Asugi e i sindaci di Mossa Emanuela
Russian, di Capriva Daniele Sergon e di San Lorenzo Ezio
Clocchiatti.
All'ordine del giorno dell'incontro era la definizione di un
cronoprogramma per fare fronte alle criticità derivanti
dall'incendio del capannone che ha interessato un'ingente
quantità di rifiuti in plastica depositati all'interno della
struttura e ha seriamente danneggiato anche il tetto
dell'edificio realizzato con elementi in cemento-amianto che,
allo stato attuale, presenta un rischio di crollo.
"Si provvederà a mettere in massima sicurezza l'area - ha
confermato Scoccimarro - e ad effettuare tutte le ulteriori
analisi per verificare che non ci sia rischio per la salute
pubblica, dando completa rassicurazione ai cittadini. L'area va
comunque completamente bonificata ed è a questo scopo che la
Regione ha approvato in Finanziaria l'ingente importo di 750mila
euro quale contributo straordinario a favore del Comune di Mossa,
che provvederà da subito a mettere le coperture sul materiale
combusto per evitare la sua esposizione al maltempo. In tempi
ristretti sarà poi necessario togliere le coperture e iniziare a
smaltire l'amianto e i rifiuti speciali".
L'Arpa ha ribadito che in base alle analisi attuali non c'è alcun
rischio per la salute dei cittadini. "Comprendo però - ha
aggiunto Scoccimarro - la preoccupazione delle persone di fronte
a questa ingente mole di rifiuti che si trova ancora nel sito: dò
la mia rassicurazione sul fatto che le indagini continueranno e
che i lavori per mettere in sicurezza l'area e poi bonificarla
saranno svolti nei minimi tempi possibili".
In una ulteriore riunione, sempre alla presenza dell'assessore
Scoccimarro, è stata analizzata la situazione del deposito di
rifiuti nel capannone di via Aquileia a Gorizia. Dopo la
bocciatura da parte del Tar dell'ordinanza con cui il Comune
chiedeva al proprietario dell'area lo smaltimento dei materiali
contenenti plastica, desta infatti preoccupazione la presenza di
un sito potenzialmente pericoloso in termini di rischio di
incendio. Tutti i rappresentanti istituzionali, valutata la
situazione, hanno riaggiornato il tavolo a breve.
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