PALMANOVA - Ai 31 nuovi nati la Pigotta dell’UNICEF.
GORIZIA - Al via il nuovo collegamento con la zona industriale di Gorizia Sant'Andrea.
Anche nel 2021 la Polizia di Stato ha giocato un ruolo importante nell’attività di controllo finalizzata al rispetto delle misure governative volte al contenimento dell’epidemia da Covid-19. A tal fine è stata disposta un’opportuna implementazione dell’aliquota dipersonale impegnato in attività di natura ispettiva ed una intensificazione dell’attività di controllo delterritorio, anche per l’accertamento del possesso del c.d. green pass da parte dell’utenza.
In particolare, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sono state controllate 276.929 persone, 853 delle quali sono state sanzionate per aver violato le misure governative a tutela della salute pubblica; sono invece 445 le denunce per il mancato rispetto degli obblighi di quarantena.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, anche grazie all’attività di coordinamento svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa, sono state controllate13.700 attività commerciali e per 19 di queste sono stati emessi altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività, sia per inottemperanze relative alle misure organizzative per il rispetto delle prescrizioni in materia di Covid-19, sia per problematiche di ordine e sicurezza pubblica.
In tema di prevenzione degli effetti della pandemia, si evidenzia poi l’attività svolta dall’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato e dall’Ufficio di Gabinetto che hanno organizzato, sotto l’egida della Prefettura e dell’ASUGI, nel mese di febbraio 2021, la campagna vaccinale per la somministrazione della prima dose del vaccino per gli appartenenti a tutte le Forze di Polizia della Provincia.
Con riguardo alle misure governative in materia di contenimento della pandemia si segnalano le numerose manifestazioni organizzate in città contro le politiche governative in materia di green pass e di obbligo vaccinale che, in alcune occasioni, hanno visto la partecipazione di oltre 15.000 manifestanti; tali eventi non hanno avuto forti ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica, a riprova della tenuta della nostra “macchina” e della capacità di fronteggiare situazioni complesse, nel giusto equilibrio dei diversi interessi in gioco.
Oltre a tali manifestazioni di protesta che hanno caratterizzato soprattutto il periodo autunnale, si evidenzia la corretta gestione e governo dell’ordine pubblico da parte dell’Ufficio di Gabinetto e della D.I.G.O.S. di ulteriori e significativi eventi: 1) il G20 tenutosi il 5 e 6 agosto 2021, con le riunioni ministeriali dell’Innovazione e Ricerca, che hanno visto la partecipazione dei Ministri dei Paesi membri e delle rispettive delegazioni; 2) la campagna elettorale per le Comunali, che ha visto la presenza in città dei massimi esponenti politici nazionali, oltreché locali; 3) la Barcolana nel mese di ottobre, che ha visto la presenza in città di migliaia di appassionati.
Orbene, tutti questi eventi sono stati il banco di prova della corretta gestione dell’ordine pubblico in città.
Per quanto riguarda i risultati operativi, si segnala che complessivamente gli Uffici della Questura di Trieste hanno effettuato, a vario titolo, 180 arresti e 3386 denunce in stato di libertà.
La presenza delle nostre Volanti sul territorio ha garantito, come sempre, una pronta risoluzione di tutte le situazioni di emergenza. Nel corso del periodo di riferimento sono pervenute alla sala operativa della Questura - tramite il Numero Unico delle Emergenze 112 - 24785 chiamate, mentre 6638 sono stati gli interventi effettuati.
L’attività di controllo del territorio è stata svolta in concorso con le pattuglie dei Commissariati di P.S. di San Sabba, Duino-Aurisina, Opicina e di Muggia; importante è stato il supporto degli equipaggi delReparto Prevenzione Crimine di Padova, che, oltre al controllo del territorio provinciale, hanno concorso nell’attività di verifica del rispetto della normativa sanitaria, sia lungo la fascia confinaria che nelle zone del centro cittadino.
Numerose le indagini della Squadra Mobile che ha tratto in arresto 94 persone e ne ha denunciate 96.
Da segnalare l’omicidio commesso a San Giacomo, il giorno di Pasqua, dove a seguito di un’esplosione all’interno di un appartamento, gli agenti hanno rinvenuto sul letto, coperto da un piumone, il corpo esanime di un uomo con evidenti ferite da arma da taglio.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare il presunto autore dell’azione delittuosa in un cittadino italiano, arrestato il 24 maggio scorso.
La sparatoria avvenuta in via Carducci ha senz’altro inciso sulla percezione di sicurezza dei cittadini, ma anche in quel caso l’azione investigativa è stata immediata e già nella giornata del 4 settembre 2021 sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto alcuni cittadini kosovari, appartenenti alle famiglie coinvolte, bloccati a bordo di un’autovettura al Lisert, mentre tentavano di lasciare la città.
Nel corso della complessa operazione di P.G. gli agenti della Squadra Mobile giuliana hanno tratto in arresto 13 cittadini stranieri e contestualmente sono state avviate, a cura dell’Ufficio Immigrazione, le procedure per l’allontanamento degli stessi dal territorio nazionale.
Dopo due anni di attività d’indagine, sono state emesse da parte dell’A.G. competente 18 misure cautelari, consentendo di accertare l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale curda, di stanza a Trieste, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, operativa in varie città del nord Italia e in alcune capitali europee. Contestualmente sono state eseguite 23 perquisizioni domiciliari.
L’attività di indagine aveva preso avvio all’indomani dell’attentato terroristico del 15 settembre 2017 a Londra, allorché fu fatto esplodere un ordigno a bordo di un treno della metropolitana, successivamente rivendicato dall’ISIS.
Attraverso le attività di riscontro, immediatamente compulsate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, a seguito dell’identificazione ad opera delle Autorità britanniche dell’attentatore, era emerso come questi avesse fatto ingresso in area Schengen, a Trieste.
Le immediate attività investigative, avviate dalla Sezione Antiterrorismo della DIGOS di Trieste, coordinate dalla locale A.G., sul circuito relazionale dell’arrestato, non fornivano ulteriori riscontri sulla presenza di soggetti controindicati, ma evidenziavano, invece, che gli indagati erano a capo di un sodalizio dedito per lo più al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare proveniente dalla “Rotta balcanica”.
Nel periodo in esame, inoltre, il personale della DIGOS ha gestito con estrema professionalità gli innumerevoli servizi di O.P. pianificati dalla Questura.
In molte occasioni non sono mancate criticità, affrontate con la massima tempestività.
Si ricordi, a tal proposito, la gestione di grandi eventi come il G20 e tutte le manifestazioni “NO GREEN PASS” che si sono succedute in città, con un crescendo di partecipanti che ha portato a gestire cortei con presenze superiori ai 15 mila manifestanti.
Anche in Questura sono state approntate misure precauzionali per consentire agli Sportelli aperti al pubblico di conservare la propria funzionalità; a tal riguardo, nel periodo di riferimento, sono stati rilasciati 2489 passaporti e 253 autorizzazioni in materia di armi.
La Divisione Anticrimine continua a prestare molto attenzione alla tematica della violenza di genere e lo fa attraverso diverse iniziative, come la campagna “Questo non è amore”, camper “itinerante” divenuto punto di ascolto ed informativo mobile che conduce il personale della Questura nelle principali piazze dellacittà e nei luoghi di maggiore affluenza.
Sono 12 gli Ammonimenti adottati dal Questore nei confronti di soggetti che hanno posto in essere condotte persecutorie che si aggiungono agli 84 avvisi orali, ai 41 fogli di via obbligatori e ai 26 D.A.C.Ur.: tale intensa attività istruttoria e provvedimentale mette in evidenza l’importanza delle misure di prevenzione nell’attività di prevenzione dei reati.
L’Ufficio Immigrazione, nel periodo in questione, ha rilasciato 9068 permessi di soggiorno e ha dato esecuzione a 145 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di stranieri irregolari.
Al fine di garantire una efficace gestione del fenomeno migratorio che interessa questa sezione del confine di Stato, nel periodo di maggiore flusso di ingressi irregolari parte dell’Ufficio Immigrazione è stato spostato presso il Commissariato di Opicina.
La Questura concorre con la Polizia di Frontiera in modo determinante nell’attività di gestione del fenomeno migratorio attraverso la predisposizione di mirati servizi interforze, anche con l’impiego delle Forze Armate, volti ad intensificare l’attività di controllo nei pressi dei valichi confinari.
In questo periodo di emergenza pandemica, sono stati, infatti, individuati spazi adeguati presso la Sottosezione Polizia di Frontiera di Fernetti, presso gli Uffici di Frontiera Marittima e presso il Commissariato di P.S. di Opicina sul Carso triestino, per le attività di screening ed identificazione dei cittadini stranieri.
Per quel che riguarda l’operato del Settore Polizia di Frontiera di Trieste, lo stesso ha rintracciato 5.181 migranti ed intrapreso numerose attività d’indagine, in special modo per il contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che ha portato all’arresto di n. 32 trafficanti di varie nazionalità.
Anche la Polizia Marittima è da sempre impegnata nell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina; la maggior parte dei rintracci (158) riguarda stranieri irregolari occultati all’interno di semi-rimorchi provenienti dai traghetti che collegano il Porto con la Turchia.
Per quanto concerne la logistica, sono stati portati a compimento alcuni importanti progetti finalizzati ad una migliore organizzazione degli Uffici della Questura: oltre al rifacimento delle facciate, è stato creato il nuovo Corpo di Guardia per garantire ai poliziotti di poter lavorare in condizioni di maggiore sicurezza.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati