TRIESTE - Strangolato un 17enne in via Rittmeyer: identificato autore ma ci si muove con i piedi di piombo.
SELLA NEVEA - Due giovani soccorsi dal soccorso alpino.
"Il verificarsi in questi giorni a Trieste di
una sequenza di morti violente, seppur del tutto slegate tra
loro, impone una riflessione su squilibri latenti della nostra
società che le anomalie epocali della pandemia hanno enfatizzato".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo
Roberti.
"Dinamiche affettive, di denaro o legate a devianze all'origine
dei fatti di sangue - ha osservato Roberti - si inseriscono in un
contesto sociale dominato da restrizioni certamente necessarie ma
mai esistite prima nella storia. L'Amministratore pubblico ha il
dovere di riflettere su questo quadro e chiedersi che cosa può
fare per rafforzare la prevenzione e la sicurezza ma anche per
suturare disarticolazioni sociali e tendenze all'isolamento delle
persone e contrastare l'esacerbarsi di stati d'animo e
comportamenti".
"Questi riflessi sulla società - ha evidenziato l'assessore
regionale alla Sicurezza - li avevamo già visti durante le estati
del 2020 e del 2021 con la cosiddetta movida violenta, che aveva
reso necessario misure straordinarie, anche da parte della
Regione, per garantire l'ordine pubblico ed evitare le continue
risse. Se quindi non possiamo limitarci a piangere sulle tragedie
e siamo chiamati tutti a una lettura approfondita, al tempo
stesso - ha concluso Roberti - va ribadito con forza che mai
nessuna condizione, anche la più problematica, può giustificare o
far leggere con indulgenza atti violenti. Piuttosto, in un
contesto difficile per tutti, questi crimini creano un disagio
generale amplificato che si riverbera in maniera più pesante
sulle persone fragili".
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