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BARCIS - Scoccimarro: sghiaiamento solo con opzione condivisa

Aggiunto il: 26/01/2022
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Illustrato lo studio con le varie ipotesi per ridurre il
materiale litoide nel lago

   Montereale Valcellina, 25 gen - "Ogni passo andrà compiuto in
accordo con il territorio, scegliendo un'opzione che sia
condivisa e comune affinchè vi sia una realizzabilità in tempi
rapidi dell'opera individuata".

È stato questo il messaggio che l'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente Fabio Scoccimarro ha voluto indicare ai sindaci
presenti a Montereale in occasione della presentazione delle
diverse ipotesi progettuali indicate nello studio che
l'Amministrazione regionale ha delegato al Consorzio di bonifica
Cellina-Meduna - ente che poi ha affidato l'incarico all'ingegner
Nino Apriliis - per lo spostamento a valle della ghiaia che in
questo momento sta alzando il livello del lago di Barcis.

Alla presenza di molti primi cittadini della Valcellina,
l'esponente dell'Esecutivo regionale ha dapprima ricordato
l'attenzione che l'amministrazione Fedriga ha sempre riservato a
questo tema. "Il progressivo interrimento del Lago di Barcis - ha
detto Scoccimarro - è da sempre stato un problema a cui la Giunta
ha riservato una priorità per risolvere la questione; per questo
motivo già nel 2018 è stato costituito un gruppo di lavoro
interdirezionale per l'analisi e l'individuazione di possibili
soluzioni operative. La nostra politica ambientale si è sempre
basata sulla ricerca dell'equilibrio tra la tutela dell'ambiente,
della salute e della sicurezza, con il lavoro, le attività
imprenditoriali, il turismo. Tutto in condivisione con il
territorio e quindi con gli amministratori che sono le prime
sentinelle e i bracci operativi della pubblica amministrazione".

Quindi Scoccimarro ha compiuto una veloce panoramica sul
programma già elaborato dal gruppo di lavoro, che si basava
essenzialmente su tre momenti. "Il primo, a brevissimo termine -
ha detto l'assessore -, ha previsto la rimozione di 160mila metri
cubi di materiale a monte del lago, cui ha fatto seguito una
seconda fase, di medio periodo, con la messa in sicurezza della
parte più interrata a monte del lago, con asportazione di 500
mila metri cubi di materiale. Grazie ai finanziamenti "Vaia", le
prime due fasi sono state realizzate garantendo la messa in
sicurezza del territorio. Per tenere fede agli impegni presi,
l'Amministrazione regionale ha investito fino ad ora più di 5
milioni di euro, a cui si aggiungono le opere per la viabilità in
destra lago".

Ora l'attenzione si dovrà concentrare sulla terza fase che
prevede la definitiva messa in sicurezza dell'area attraverso
l'applicazione di una delle ipotesi emerse dallo studio
presentato ai sindaci. "Gli scenari oggi illustrati - ha chiarito
Scoccimarro - richiedono interventi economici notevoli su cui la
Giunta è impegnata per reperire le risorse anche a valere sul
Piano nazionale di ripresa e resilienza. Inoltre vi sarà un
confronto con Cellina Energy che ha la concessione fino al 2029,
anche in tema di compartecipazione ai costi degli interventi".

Per quanto riguarda lo studio illustrato ai sindaci, sono diverse
le ipotesi sul tappeto per il trasporto a valle verso Montereale
della ghiaia estratta dal lago di Barcis tramite escavatori e
draghe. In particolare si è fatto riferimento al possibile
utilizzo di una teleferica con carrelli oppure alla costruzione
di un tunnel al cui interno è inserito un nastro trasportatore.
Altre soluzioni proposte riguardano la realizzazione di tre
diversi scenari viabilistici con gallerie verso Montereale, una
galleria di by pass dello specchio d'acqua e infine la modifica
dello scarico di fondo dello sbarramento di Ravedis.

 

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