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MONFALCONE - Paziente muore nel corridoio del pronto soccorso al San Polo per cause poco chiare. Dopo l'audit clinico silenzio assoluto. 

Aggiunto il: 25/02/2022
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Ospedale San Polo di Monfalcone del primo  febbraio: un paziente entra la mattina e la sera viene trovato morto in corridoio. A questo punto viene convocato un Audit clinico,ovvero una riunione che capire come sia potuta accadere questa morte senza che nessuno se ne accorgesse.
Sul caso, denunciato dal consigliere regionale Zalukar è stata presentata dallo stesso un interrogazione alla Giunta regionale per conoscere qual’ è stato l’iter di soccorso ed assistenza del paziente e quali misure si intendono assumere per migliorare da subito la sicurezza  della struttura a tutela dei pazienti e a salvaguardia degli operatori sanitari, esposti a ritmi di lavoro insostenibili e  a pesanti responsabilità.

Il Pronto Soccorso di Monfalcone soffre da tempo di carenza di personale e di problemi organizzativi a cui conseguono. 1) lunghe attese al triage, anche per i codici gialli  2) difficile  sorveglianza dei malati  3) prolungate soste dei pazienti  in Pronto Soccorso, sia in attesa di ricovero, sia in attesa di dimissioni “protette” 4)  mancanza di una rigorosa separazione dei percorsi/aree Covid e no-Covid.

In sintesi un iperaffollamento del Pronto Soccorso che influisce negativamente sui tempi di diagnosi e terapia e sulla sorveglianza/osservazione dei pazienti, e per tacer del rischio contagio.
Zalukar prosegue: La carenza di professionisti e le inadeguatezze logistiche  avrebbero dovuto suggerire azioni sull’organizzazione, ma  piuttosto che assumere misure idonee a detendere la pressione sul Pronto Soccorso si è preferito scaricare su questa struttura  le problematiche Covid dell’intero ospedale facendo trasferire in Pronto Soccorso i malati ricoverati nei vari reparti qualora risultanti positivi al Covid,  per cui il Pronto Soccorso, già stremato di suo, si è trovato a dover ospitare e assistere  pazienti infetti già ricoverati in ospedale, cosa che ha verosimilmente contribuito ad accrescere  la confusione. Ma pare che dopo l’Audit almeno almeno questo problema sia stato risolto.
Già lo scorso anno,  ricorda Zalukar,  avevo richiamato l’attenzione sulle criticità del Pronto Soccorso, con un’interrogazione in merito ad un’anziana  signora rimasta per un intero pomeriggio abbandonata a se stessa, con un esito per fortuna non infausto, ma che avrebbe dovuto  suonare come un campanello di allarme.

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