Nuovi orari per i servizi amministrativi del Distretto 1 - Dal 1° marzo
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Ospedale San Polo di Monfalcone del primo febbraio: un paziente entra la mattina e la sera viene trovato morto in corridoio. A questo punto viene convocato un Audit clinico,ovvero una riunione che capire come sia potuta accadere questa morte senza che nessuno se ne accorgesse.
Sul caso, denunciato dal consigliere regionale Zalukar è stata presentata dallo stesso un interrogazione alla Giunta regionale per conoscere qual’ è stato l’iter di soccorso ed assistenza del paziente e quali misure si intendono assumere per migliorare da subito la sicurezza della struttura a tutela dei pazienti e a salvaguardia degli operatori sanitari, esposti a ritmi di lavoro insostenibili e a pesanti responsabilità.
Il Pronto Soccorso di Monfalcone soffre da tempo di carenza di personale e di problemi organizzativi a cui conseguono. 1) lunghe attese al triage, anche per i codici gialli 2) difficile sorveglianza dei malati 3) prolungate soste dei pazienti in Pronto Soccorso, sia in attesa di ricovero, sia in attesa di dimissioni “protette” 4) mancanza di una rigorosa separazione dei percorsi/aree Covid e no-Covid.
In sintesi un iperaffollamento del Pronto Soccorso che influisce negativamente sui tempi di diagnosi e terapia e sulla sorveglianza/osservazione dei pazienti, e per tacer del rischio contagio.
Zalukar prosegue: La carenza di professionisti e le inadeguatezze logistiche avrebbero dovuto suggerire azioni sull’organizzazione, ma piuttosto che assumere misure idonee a detendere la pressione sul Pronto Soccorso si è preferito scaricare su questa struttura le problematiche Covid dell’intero ospedale facendo trasferire in Pronto Soccorso i malati ricoverati nei vari reparti qualora risultanti positivi al Covid, per cui il Pronto Soccorso, già stremato di suo, si è trovato a dover ospitare e assistere pazienti infetti già ricoverati in ospedale, cosa che ha verosimilmente contribuito ad accrescere la confusione. Ma pare che dopo l’Audit almeno almeno questo problema sia stato risolto.
Già lo scorso anno, ricorda Zalukar, avevo richiamato l’attenzione sulle criticità del Pronto Soccorso, con un’interrogazione in merito ad un’anziana signora rimasta per un intero pomeriggio abbandonata a se stessa, con un esito per fortuna non infausto, ma che avrebbe dovuto suonare come un campanello di allarme.
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