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MONFALCONE - Azienda di Bolzano presenta progetto per realizzare un impianto di smaltimento rifiuti.

Oggi la Regione ha comunicato al Comune la richiesta di screening di via. Uffici ambiente gią al lavoro.
Aggiunto il: 02/05/2022
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“È partito l’iter autorizzativo per un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti, che verrebbe realizzato a Monfalcone, per il quale oggi è arrivata la pec al Comune di Monfalcone che ha già messo gli uffici ambiente al lavoro. L’impianto verrebbe situato sulla fascia di rispetto del fiume Timavo e vicino alle Terme Romane, e chiede il trattamento di 185 mila tonnellate di rifiuti per produrre combustibile solido secondario (CSS) per cementifici, centrali termoelettriche e inceneritori”. Il Sindaco di Monfalcone fa sapere che ci sarà come sempre la massima attenzione nel valutare il progetto, come al solito del resto. 
Creare allarmismi per propaganda politica è sbagliato e verranno fatte tutte le opportune verifiche per proteggere il territorio e far sî che la destinazione dell’area quelle area sia quella migliore possibile. 
Oggi è arrivata la pec dalla  regione e oggi è già partito il lavoro dell’ufficio ambiente.
I  consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, il deputato Luca Sut e i consiglieri comunali di Duino Aurisina, Lorenzo Celic, e Monfalcone, Gualtiero Pin rilevano che “Stando al piano di gestione dei rifiuti regionale, aggiornato da pochi mesi, ciò comporterebbe l’importazione di altre tonnellate provenienti da fuori regione e altri rifiuti bruciati. "
L'area individuata per la realizzazione della struttura si collocherebbe sulle foci del Timavo, a un centinaio di metri dalle Terme romane e a meno di un chilometro dal Villaggio del Pescatore. La richiesta di autorizzazione è per il trattamento di 185 mila tonnellate, quando il piano regionale ne prevede al massimo 120 mila in tutto il Friuli Venezia Giulia.
I consiglieri ricordano che “Sempre in base al piano regionale, l’impianto, per essere considerato sostenibile, deve trovarsi in prossimità di un impianto che possa bruciare il CSS. La nostra preoccupazione è alta. Speriamo di essere smentiti, ma uno dei siti a cui potrebbe essere destinato il CSS prodotto, dista ad un chilometro ed è la centrale termoelettrica di a2a”.
La società proponente ha sede legale in provincia di Bolzano  e lo scorso anno si è vista bocciare in via definitiva anche dal Consiglio di Stato la realizzazione di un inceneritore nella sua provincia, proprio perché avrebbe importato rifiuti da fuori provincia”.
Il Sindaco non solo rassicura che si valuterà con molta attenzione il progetto ma che soprattutto esso dovrà superare il connubio salute e sviluppo anche turistico del territorio. Infine Anna Cisint ricorda che siamo all'inizio e creare allarmismi come se la cosa fosse già fatta, magari all'oscuro della popolazione, non solo è fuori luogo ma non è nel mio stile.

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