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Il presidio dei lavoratori si splitta: parte resta fuori dai cancelli di Bagnoli, parte si sposta in porto
Attraccherà domattina alle 8, la nave coreana UHL Fusion, inviata da Daewoo. La notizia, arrivata poco fa, è di quelle che mettono in allarme i lavoratori della Wartsila di Trieste. Il motivo dell’ingresso nel canale navigabile, lato Frigomar, sembrerebbe legato a motivi di bunkeraggio, permanendo il fermo sull’autoproduzione. Il presidio, giunto al quarantanevesimo giorno, si dividerà, dunque, in due: parte rimarrà fuori dai cancelli di Bagnoli della Rosandra, per bloccare l’eventuale uscita di materiali; parte, invece, si sposterà sul canale navigabile, (dove sarà possibile permanere), per impedire – anche se l’ipotesi sembra remota – che i 12 motori attualmente stoccati in porto possano essere caricati sulla UHL Fusion. Il presidio si costituirà in porto dalle 7.30. Avvisati delle novità Regione e Comune e i lavoratori, a questo punto, si aspettano anche la partecipazione delle due Istituzioni. “E’ chiaro – commentano le RSU Wartsila – che la tensione sulla vicenda sta salendo esponenzialmente, tanto che diventa ancora più indispensabile la partecipazione di tutta la città al corteo previsto per sabato 3 settembre, con partenza dal Foro Ulpiano ed al quale interverranno i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm, oltre alle stesse RSU di Wartsila e quelle di altre aziende in difficoltà del territorio”.
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