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Una serie di interventi per abbattere gli sprechi di energia negli edifici pubblici. È questa la linea che il Comune di Monfalcone ha tracciato - nell’ottica del contenimento energetico - coerentemente con gli obiettivi dell’Amministrazione per la programmazione e il controllo della spesa, l’efficientamento energetico degli edifici comunali e la riduzione delle immissioni inquinanti in atmosfera. Sono quindi state ampliate le strategie e implementate le azioni volte al perseguimento di un risparmio energetico nella gestione degli edifici e dei beni pubblici, con interventi che guardano sia alla tutela ambientale, sia al contenimento dei costi, in considerazione dell’attuale incertezza sulla disponibilità delle fonti di approvvigionamento energetico e sull’abnorme aumento dei prezzi delle materie prime quali energia elettrica e gas. L'Amministrazione Comunale, oltre a cogliere l'opportunità di favorire l'approccio alle fonti di energia rinnovabile con azioni come la promozione delle Comunità energetiche, deliberata lo scorso marzo, ha ritenuto prima di tutto di avviare una radicale azione di verifica e riprogrammazione dei fabbisogni delle funzioni pubbliche, anche individuando regole e comportamenti corretti che i dipendenti dovranno tenere, nell’interesse della collettività e nel rispetto dei principi fondamentali di gestione dei beni pubblici. Per quanto concerne il risparmio di energia elettrica, è stata effettuata la mappatura dei 75 edifici pubblici per entità di consumi e per tipologia di servizio erogato, sono state individuate le situazioni più energivore ed è stata eseguita una verifica per individuare la presenza di eventuali anomalie di funzionamento degli impianti, compresa l’analisi tecnica per valutare la possibilità di apportare modifiche finalizzate a realizzare aree indipendenti utili ad ottimizzare i consumi. È stato riscontrato che gli edifici più energivori sono risultati il Muca e la Casa di Riposo, che ha visto la bolletta passare da € 18.000 nel mese di giugno a € 42.000 per luglio. E’ stato inoltre aggiornato il Piano dell’Illuminazione Pubblica per quantificare il fabbisogno di lampade led e verranno sostituiti i quadri di comando non più performanti. Attualmente, su 4.970 corpi illuminanti, le lampade a led installate sono il 15% del totale, il 4% risulta obsoleto e il restante funziona con lampade a vapori di sodio. Nel 2022, da gennaio e fino alla fine di luglio, il costo della corrente ammontava a € 214.181,48; solo per il mese di luglio, a causa dell’aumento del prezzo della corrente, la bolletta é schizzata a 73.845 €. Il Comune si sta attivando per ricevere una proposta di gestione in Consip con il Servizio SIE4 che ci consentirà di avere un risparmio energetico grazie alla sostituzione del 70% delle lampade attuali con nuove lampade a LED e ottenere anche un risparmio dei costi. Entro la fine di marzo 2023 verrà affidata ad un soggetto terzo la sostituzione di tutte le lampade con led. Dal 26 agosto sono stati spenti d’ufficio tutti gli impianti di climatizzazione - fatta eccezione per la casa di riposo - e per le prossime stagioni verranno preventivamente definite le date di avvio e spegnimento degli impianti e le temperature massime ammesse, 27° per il raffrescamento e 19° per il riscaldamento. Sono anche previste limitazioni all’utilizzo dell’acqua calda. Per garantire il monitoraggio dei consumi, verrà nominato un responsabile per ogni edificio pubblico - anche per quelli in gestione a terzi come scuole, società sportive, associazioni - che avrà il compito di registrare la lettura giornaliera del contatore e comunicarla all’ufficio Gestione Calore, allo scopo di consentire agli uffici di seguire l’andamento dei consumi reali e delle relative bollettazioni da parte del fornitore, AGSM - Convenzione Consip, e di correggere tempestivamente eventuali anomalie. Tutti i dipendenti saranno tenuti a seguire i comportamenti corretti, volti al risparmio energetico, provvedendo a tenere spente le luci in locali non utilizzati, usare il climatizzatore solo con porte e finestre chiuse, spegnere i computer quando non utilizzati, spegnere tutte le luci dell’edificio al termine della giornata lavorativa, segnalare anomalie di funzionamento e guasti e divieto di usare stufe elettriche. Il rispetto di tali regole sarà controllato da un responsabile di piano, individuato dal responsabile dell’edificio. Oltre allo spegnimento degli impianti negli orari di chiusura delle strutture già messo in atto, è stato predisposto un controllo più capillare dell’accensione dei dispositivi di illuminazione, anche con sensori di presenza, in musei, spazi espositivi e, in generale, in spazi intensamente illuminati o dotati di apparecchiature energivore.
Anche gli eventi pubblici verranno programmati ponendo la massima attenzione al risparmio energetico. Infine, verrà avviata un’indagine di mercato tra gli operatori economici del settore per valutare l’efficientamento energetico di tutti gli impianti di pubblica illuminazione e di quelli interni agli edifici pubblici. Per quanto concerne l’utilizzo delle energie rinnovabili, si punta a dotare gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici. Già presenti infatti per il Municipio, che passeranno dagli attuali 12 KW a 27, e previsti per la nuova scuola Sauro e il Centro Sportivo Integrato - che vedrà la luce nella primavera 2024 - e che, per impossibilità di essere montati sul tetto della struttura, verranno ospitati sulla sommità dell'edificio dell’ufficio tributi. Stesso modus operandi che verrà proposto per il Muca, chiedendo a Fincantieri la disponibilità di concedere in comodato d’uso gratuito al Comune gli spazi per accogliere i pannelli fotovoltaici per l’approvvigionamento di energia del Museo. Inoltre, è già stata effettuata la progettazione di tre impianti per una potenzialità di 180 kW: due integreranno gli impianti già presenti sui tetti del Municipio e della sede della Protezione civile è uno sarà costruito nel parcheggio di Via Tonzar, su strutture di copertura dei posti auto. “Abbiamo analizzato la situazione degli edifici pubblici e degli impianti per individuare tutte le azioni da mettere in atto, specifiche per ogni struttura, con il triplice scopo di tutelare l’ambiente, evitare gli sprechi di energia e risparmiare sui costi. Tre temi importanti sui quali prestiamo particolare attenzione, soprattutto in un periodo particolarmente difficile come questo che stiamo vivendo. Per quanto concerne le azioni da compiersi nel breve periodo, in sinergia con i sindaci di Gorizia e di Cormons, abbiamo inviato una lettera al presidente Draghi per chiedere che ci sia la riduzione dell’Iva, dal 22 al 4%, almeno per i servizi per i quali i Comuni non hanno possibilità di detrarla e che si intervenga con una modifica normativa che consenta ai Comuni di svincolare i fondi dei crediti di difficile esazione, avendo la possibilità di utilizzare avanzo disponibile per immetterlo in spesa corrente a finanziamento di queste spese. Dall’analisi effettuata, abbiamo rilevato quali sono le criticità concernenti gli sprechi energetici e abbiamo subito cercato le relative soluzioni, mettendo subito in campo un piano per l’efficientamento energetico degli edifici e dell’illuminazione pubblica basato sull’utilizzo di energie rinnovabili e di impianti di illuminazione a basso consumo. Anche la regolamentazione degli uffici pubblici è stata un’azione forte che abbiamo voluto attivare sin da subito. Le pubbliche amministrazioni, oltre a dover fornire risposte concrete ai cittadini, devono costituire un esempio da seguire e i provvedimenti che stiamo predisponendo vanno proprio in questa direzione, perchè è giusto che ognuno si senta responsabile del cambiamento che è in atto”.
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