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MONFALCONE - Area commerciale via Colombo: Botta e risposta fra Morsolin e Cisint.

Aggiunto il: 10/10/2022
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"Nell'ultimo Consiglio Comunale all'ordine del giorno era posta una delibera riguardante l'area commerciale di via Colombo, per capirsi dove si trova la ex Coop. In questa delibera la proprietà, Immobiliare Nord-est, chiedeva una variazione del piano regolatore con delle semplificazioni per la viabilità. Essendo una variante del Piano Regolatore doveva passare al vaglio del Consiglio. In tale circostanza come opposizione abbiamo presentato un ordine del giorno che impegnasse l'amministrazione a costruire un percorso con Coop Nordest per dedicare una porzione di area ad un progetto di Co-working per dare l'avvio a quello che potremmo chiamare il Distretto Tecnologico, un incubatore di start up per favorire l'insediamento di un nuovo modello produttivo nella città dei cantieri e dei redditi più bassi della Regione. L'amministrazione, quella che dice di essere a favore dei cittadini sfruttati, ci ha risposto che la "proprietà privata è sacra". Cosa che comprendiamo ma che non ci pare esenti la buona politica dal provare a promuovere progetti e nuove visioni della città, o lavorare su quella che viene chiamata "responsabilità sociale di impresa" che magari potrebbe trovare spazio anche qui da noi, se solo ci fosse la volontà di impegnarsi.
Il rischio è che avremo l'ennesimo centro commerciale senza alcuna ricaduta sulla città. Di questo ringraziamo il governo di questa città". Queste le parole con cui Cristiana Morsolin ed Alessandro Saullo si sono espressi sulla questione a mezzo di una nota stampa. Non si è fatta attendere la replica del Sindaco, Anna Maria Cisint. “Non ci sarà nessun nuovo centro commerciale “modello emisfero” nell’ex-coop nell’area d’ingresso cittadina lungo via Colombo. L’utilizzo di questo paragone del tutto il proprio rischia di creare confusione e disorientamento sull’opinione pubblica ed essere completamente sviante delle scelte dell’Amministrazione comunale che sono state oculate e attente all’interesse generale e a quello dello sviluppo della città. Non è la mia giunta quella dell’espansione senza limiti dei supermercati dovuta, invece, alle decisioni dei governi di centro sinistra perchécomprendiamo il valore di una crescita e di una trasformazione equilibrata del territorio rispettosa delle funzioni commerciali e di servizi del centro e dei quartieri, ma anche dell’esigenza di evitare luoghi di abbandono e di degrado. Nella struttura si prevedono, quindi, insediamenti legati allo sport, alla nautica, alle attività di servizio per i giovani: settori emergenti in linea con il contesto del comprensorio in cui andranno a collocarsi. In ogni caso con l’esclusione delle vendite alimentari”. “Per questo l’iter urbanistico è stato laborioso e, pur trattandosi di un’iniziativa privata e quindi legata alle valutazioni proprie della proprietà, si è ritenuto di definire a monte una convenzione atta a garantire la rispondenza delle attività previste alle prospettive di sviluppo di quell’ambito cittadino, tanto che la stessa viabilità rimane nelle attuali configurazioni a supporto di questa scelte d’investimento. In presenza di richieste dei soggetti privati che incidono sugli strumenti urbanistici, al Comune è richiesta la necessaria attenzione perché esse siano coerenti con il disegno della prospettiva di città che si sta perseguendo, ma anche tali che l’immobilismo non riduca all’abbandono e al degrado del patrimonio esistente. Su questa logica ci si è mossi in modo oggettivo, senza pregiudizi e neppure favoritismi e, quindi, sfido a testa alta l’opposizione sul fatto che il tempo ci darà ragione di questa scelta. Morsolin in consiglio, dopo aver approvato nelle amministrazioni di sinistra le porcherie che oggi paghiamo, voleva il solito tavolo per discutere e ancora discutere. Grazie al nostro lavoro non ci sarà a Monfalcone un nuovo modello emisfero che aggraverebbe definitivamente le disastrose scelte sull’espansione dei grandi centri commerciali che ereditiamo dai decenni di amministrazioni di sinistra senza alcuna regola di pianificazione del nostro prezioso territorio”.

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