LA MAXI RISSA TRA BANDE DI MINORENNI STRANIERI A CIVIDALE CONFERMA CHE SERVE IL NOSTRO CAMBIO DI ROTTA
Operazione Driver 2018: 4 arrestati per traffico di stupefacenti da polizia locale di Trieste
Viaggiavano nel bagagliaio di un’utilitaria ed in un piccolo trasportino abilmente occultato
tra borse e valige, senza ricambio d’aria, cibo ed in evidente stato di maltrattamento e di
paura, causato anche dalle numerose ore di viaggio trascorse. Erano, per di più, privi di
sistemi per l'identificazione, delle necessarie certificazioni sanitarie e del passaporto
individuale. Sono stati trovati in queste condizioni i 3 cuccioli di cane di razza “barbone”
dai finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Monfalcone, nel corso di un
controllo nei pressi del casello autostradale del “Lisert” nel comune di Doberdò del Lago
(GO). I cuccioli trasportati da un soggetto polacco erano destinati alla vendita nel
territorio Italiano. L’intervento di un medico veterinario dell’A.S.S. n. 2 “Bassa Friulana-
Isontina” ha permesso di accertare la tenera età dei cuccioli, di circa 8 settimane,
precocemente distaccati dalle fattrici, nonché lo stato di maltrattamento. I cuccioli
pertanto sono stati sequestrati ed il cittadino polacco è stato denunciato alla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia per il reato di “maltrattamento di animali”
nonché per “traffico illecito di animali da compagnia”. Le successive indagini svolte dai
finanzieri isontini hanno permesso di identificare una cittadina italiana residente a Prato,
a cui i cani dovevano essere rivenduti. Pertanto, grazie alla collaborazione del Comando
territoriale della Guardia di Finanza di Prato, è stata eseguita una perquisizione
domiciliare, su disposizione della A.G. di Gorizia, presso l’abitazione dell’acquirente. Tale
attività ha permesso di scovare un vero e proprio allevamento abusivo di cani di razza: in
particolare, sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 32 cuccioli di razza “barbone”,
presumibilmente importati con le medesime modalità, nonché documentazione varia
comprovante la sistematica commercializzazione illegale.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle isontine si inquadra nella più ampia e
costante attività di polizia economica e finanziaria a contrasto dei traffici illeciti, per lo più
provenienti dall’Est Europa, in questo caso finalizzata a tutelare gli stessi animali, i
potenziali acquirenti e gli operatori commerciali regolari. Infatti i cuccioli, pagati poche
centinaia di euro, rivenduti al valore di mercato, avrebbero consentito un illecito
guadagno di migliaia di euro, in concorrenza sleale con gli allevatori onesti ed a discapito
degli acquirenti in buona fede.
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