Evade dai domiciliari a Trieste e tenta una traffusa.
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Il Silos di Trieste adiacente alla stazione è stato sequestrato dalla magistratura poichè era una "centrale" della droga:
Seile persone arrestate di cui anche un cittadino residente a Monfalcone con regolare permesso di soggiorno. All' operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Trieste, hanno fatto parte la squadra Mobile della Questura di Trieste e di Gorizia assieme al Servizio Centrale Operativo di Roma ed alla Guardia di Finanza di Trieste.“
Sull'operazione è intervenuto l'assessore regionale alla sicurezza Pierpaolo Roberti:
"L'operazione congiunta condotta questa
mattina da Polizia di Stato e Guardia di Finanza con il
coordinamento della Procura della Repubblica non rappresenta solo
un blitz necessario a stroncare un ampio giro di spaccio di
stupefacenti, ma è la dimostrazione di come in Friuli Venezia
Giulia la lotta ai 'mercanti di morte' venga coordinata tra le
istituzioni ed attuata attraverso una strategia precisa ed
efficiente".
È questo il commento dell'assessore regionale alla Sicurezza,
Pierpaolo Roberti, all'azione attuata questa mattina dalle Forze
dell'Ordine all'interno del Silos in disuso adiacente alla
stazione ferroviaria di Trieste, ora sotto sequestro, che ha
portato all'arresto di sei cittadini stranieri con regolare
permesso di soggiorno per reati connessi al traffico di
stupefacenti.
Roberti ha dichiarato che "non possiamo tollerare che un'area
cittadina, solo perché isolata e difficilmente raggiungibile,
diventi una sorta di 'zona franca' dello spaccio, dove criminali
senza scrupoli vendono, anche ad adolescenti, il veleno che
rovinerà per sempre le loro vite o, come è già successo, li
condurrà ad una morte atroce. Le istituzioni del Friuli Venezia
Giulia non possono accettare che si verifichino fatti di questo
tipo e devono dichiarare guerra a tutti i 'venditori di morte'.
L'operazione di oggi dimostra quindi che è necessario alzare
ulteriormente il livello di guardia e supportare le azioni di
contrasto al traffico e allo spaccio di droga".
Roberti ha rimarcato che "la professionalità con la quale è stata
condotta questa operazione, oltre a rendere d'obbligo i
complimenti a tutte le Forze dell'Ordine, sottolinea l'importanza
delle attività di presidio territoriale e vigilanza attuata dagli
uomini e dalle donne che indossano la divisa. Queste persone,
delle quali dobbiamo essere orgogliosi, svolgendo il proprio
lavoro con determinazione e costanza, hanno raccolto per mesi gli
elementi e le prove che oggi hanno permesso di smantellare questo
mercato della morte".
L'assessore ha quindi confermato che "il sequestro del Silos è un
ulteriore passo avanti, che renderà più semplice tenere alla
larga della struttura i malintenzionati, fino a quando non ci
saranno investimenti privati per il recupero dell'immobile".
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