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I militari della Stazione Carabinieri di San Dorligo della Valle, in collaborazione con la Sezione
Operativa della Compagnia di Via Hermet, hanno arrestato in flagranza del reato di truffa D.G.,
51enne triestino.
Martedì scorso, il 51enne si è letteralmente lanciato contro un’automobile in transito in via
dell’Istria, nei pressi di un attraversamento pedonale. La giovane donna alla guida dell’auto non ha
potuto fare nulla per evitare l’impatto, avvenuto comunque a bassa velocità.
D.G., subito soccorso dalla giovane, non ha però voluto richiedere l’intervento dei sanitari e delle
Forze dell’ordine. Al contrario, le ha proposto di risolvere la faccenda senza troppe formalità,
spiegandole che le Forze di polizia avrebbero sicuramente proceduto al ritiro della sua patente e le
avrebbero comminato gravi sanzioni. Le ha così chiesto liquidare in contanti i danni fisici
provocatigli, che ha arbitrariamente quantificato in 700 euro.
La ragazza, nonostante la preoccupazione per le conseguenze di natura legale derivanti da un
investimento, insospettita dall’insistenza dell’uomo ha preso tempo, riuscendo a rimandare
l’incontro per consegna della somma richiesta al giorno seguente. Consultatasi con i suoi familiari
e memore delle numerose campagne dell’Arma per la prevenzione delle truffe, ha deciso di
rivolgersi ai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di San Dorligo della Valle hanno così raccolto la querela, accertando
peraltro che il soggetto si trovava sottoposto al regime degli arresti domiciliari per altra causa. I
militari di San Dorligo, in collaborazione con i colleghi della Sezione Operativa della Compagnia di
via Hermet, hanno quindi predisposto un servizio in abiti borghesi, nell’orario e nel luogo indicati
dal truffatore, per verificare l’effettiva consumazione del reato.
L’incontro è avvenuto in un bar del centro città. La donna, ad espressa richiesta del suo truffatore,
che per carpirne ulteriormente la fiducia ha ridotto la somma richiesta, gli ha consegnato una
banconota da 100 euro, spiegandogli di non avere disponibilità ulteriore.
Concretizzato lo scambio di denaro, i Carabinieri hanno circondato e bloccato l’uomo che,
sorpreso, non ha avuto il tempo di reagire.
D.G. al termine delle formalità di rito, è stato tradotto al Coroneo, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria. Dovrà rispondere, oltre che del reato di truffa, anche di evasione, per aver violato gli
obblighi connessi con il regime degli arresti domiciliari.
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