DUINO AURISINA - Imbarcazione affonda nel porticciolo: Intervengono i sommozzatori.
MONFALCONE - Cerimonia della VI edizione dei premi dell'associazione ambientalista Rosmann.
E’ stata affidata da parte dell’Amministrazione comunale a una ditta specializzata, la ALS ITALIA SRL, l'esecuzione dei campionamenti di suolo e acque e la loro analisi presso l’area adiacente alle Terme Romane. Fra febbraio e marzo - fatte salvo condizioni meteo avverse che possono impedire alcune tipologie di campionamento - si avranno a disposizione i risultati per procedere nella fase di realizzazione del nuovo centro wellness. “La Regione - spiega il sindaco Anna Maria Cisint - ha approvato il piano di adeguamento della caratterizzazione del sito e l’esito delle analisi consentirà al progettista del piano di caratterizzazione di redigere il documento denominato “Analisi di Rischio”. Da questo documento si potrà effettivamente comprendere lo stato di contaminazione del sito, indispensabile per determinare i passi successivi relativi alla necessità o meno di procedure di bonifica o messa in sicurezza permanente. Si è infatti è presentata l’opportunità di accedere a fondi PNRR. La Regione ha infatti individuato una parte del sito inquinato delle Terme, di 40 mila metri quadrati, quale possibile destinatario dei contributi e ha ottenuto un finanziamento di circa 4 milioni di Euro da dedicare al recupero della fruibilità dell’area, che consiste in una prima parte del sito interessato, la cui estensione complessiva è di circa 100 mila metri quadrati”. L’ambito di intervento del PNRR è quello della Misura M2C4, denominato Bonifica del "suolo dei siti orfani" finanziato dall’Unione europea con i fondi Next Generation e l’area individuata è quella localizzata nella parte Nord orientale del sito stesso. “Siamo all’interno del cronogramma che abbiamo previsto per la realizzazione di questa importantissima opera che rilancerà il termalismo e darà alla città una nuova, moderna piscina ad acqua calda termale - rileva ancora il sindaco Cisint - entro fine anno prevediamo di affidare la progettazione atta a definire puntualmente le attività da effettuare per il recupero dell’area di 40 mila metri quadrati individuata. In quest’ambito sarà studiata una cosiddetta “Messa In Sicurezza Permanente” del sito che consenta di rendere nuovamente fruibile l'area ai fini turistici/ricreativi a cui è vocata, con l’intento di mantenere almeno parte delle specie arboree - anche di pregio - presenti, effettuando un intervento di copertura con geotessili/geomembrane e terreno vegetale, con il fine ultimo di permettere una sistemazione a verde da adibire a parco pubblico.”
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