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La sentenza della Corte di Appello (complimenti all’avvocato R.Cattarini) che ha respinto il ricorso della Regione conferma il fallimento della “Politica”, prima di Centrosinistra e poi di Destracentro, a Monfalcone e in Regione (sulla Questione Migratoria –QM) e quando la Politica fallisce subentra la Magistratura: funziona così in Italia da oltre trent’anni. Nello specifico del “caso” Monfalcone (esemplarmente negativo su scala nazionale), negli anni 2006-16 ed in particolare tra il 2011 e il 2016 le maggioranze di Centrosinistra sono state a guardare passivamente gli esorbitanti flussi migratori che hanno destabilizzato la tartassata cittadina di Monfalcone (dall’amianto poi al polo energetico e quindi al traffico veicolare e navale): alla fine della fiera, lo stesso Centrosinistra è stato “destabilizzato” prima con una netta sconfitta nel 2016 poi con la epocale batosta del 2022 dovuta non solo alla sindaca ma anche ad un blocco sociale (in senso gramsciano) tra nativi ed immigrati che appare inscalfibile. Naturalmente nessun cenno di autocritica (tranne qualche isolata “vox clamantis in deserto politico”, precisamente in prima battuta quella del nostro avvocato RC e poi quella dello scrivente FDB), solo luoghi comuni generici su una impossibile rapida “integrazione”collettiva, lo stesso termine “integrazione” sta per essere abbandonato sostituito da “inclusione” e come tutte le questioni nominalistiche anche in questo caso la discussione è aperta. Contemporaneamente il Centrodestra (diventato nel 2022 Destracentro) si scatenava nella più fervente demagogia e in promesse elettorali altrettanto impossibili. Infatti negli anni del Destracentro (2017-2023) gli stranieri sono raddoppiati e le criticità germinate negli anni del Centrosinistra si sono (probabilmente) irreversibilmente consolidate. Peggio ancora hanno fatto gli esponenti regionali che sono lautamente retribuiti per affrontare e nei limiti del possibile risolvere problemi complessi come questo che invece non sono stati neppure in grado di individuare. Serve, e parlo per il Centrosinistra cui appartengo con convinzione un rinnovamento di personale dirigente nei più alti livelli e di contenuti. In conclusione per chi si occupa di politica e di amministrazione l’assioma (il dogma) inconfutabile di partenza è il seguente: nel novero delle città cantieristiche italiane, ovvero Napoli/Castellamare Genova/Sestri Palermo e Mestre/Marghera nonché Ancona ci sono aree molto vaste per l’inclusione. Monfalcone con il principale stabilimento navalmeccanico insiste invece su un territorio striminzito e saturo: pertanto la piccola cittadina va difesa dalle virulenze del mercato e dei flussi spontanei e protetta con provvedimenti regionali e statali ad hoc. Chi non ha chiaro questo punto di partenza combina solo danni potenzialmente gravissimi e già in atto e che sia di destra o di sinistra va tenuto lontano dal governo della Città e della Regione.
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