TRIESTE - Risiera: Commemorazione dei fratelli Scholl, martiri della Rosa Bianca.
Attivazione Ambulatorio Sperimentale di Assistenza Primaria (ASAP) Consorzio di Farra d’Isonzo
La manifestazione è organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) ed è sintonizzata, con la giornata mondiale dell’udito istituita dall’OMS.
La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’OMS stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che essa si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti circa. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e sempre più persone ne risultano affette. Per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.
L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare verbalmente e l’orecchio è un organo di senso molto complesso e delicato che necessita di protezione. Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza di sordità più elevata nella vita adulta-anziana. Si stima difatti una prevalenza di circa il 40-50% nelle persone di oltre 75 anni.
La perdita uditiva non affrontata incide sull'economia globale con un costo pari a 980 miliardi di dollari all'anno per costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), del supporto educativo, della perdita di produttività e costi sociali. Studi recenti concordano inoltre sul fatto che il deficit uditivo contribuisca al deterioramento precoce della socialità, della sensibilità, degli aspetti cognitivi e della qualità di vita dei soggetti interessati.
Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale e un invecchiamento precoce. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva.
L’UCO di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Cattinara diretta dal prof. Giancarlo Tirelli, in occasione della giornata Mondiale dell’Udito, intende far conoscere alla popolazione di Trieste l’impegno realizzato dalla Clinica negli ultimi 5 anni per correggere chirurgicamente le diverse forme di sordità nel soggetto adulto che non ottiene risultati soddisfacenti con i comuni apparecchi acustici.
I cali dell’udito causati da un problema prevalente all’orecchio medio vengono trattati mediante l’applicazione di protesi ancorate al cranio, note con l’acronimo BAHA (Bone Anchored Hearing Aid). Grazie alla semplice applicazione in anestesia locale di una vite in titanio dietro al padiglione auricolare e ad un processore fissato ad esso, l’orecchio interno del paziente riceverà il suono bypassando l’orecchio medio non correttamente funzionante. Per le ipoacusie più gravi che non trovano rimedio con le protesi acustiche tradizionali viene utilizzato invece l’impianto cocleare conosciuto come “orecchio bionico”, ovvero l’inserimento tramite un intervento di microchirurgia in anestesia generale di un array di elettrodi all’interno della coclea fortemente danneggiata, per ripristinare la via neurosensoriale e consentire al suono di raggiungere i nuclei uditivi cerebrali. Il paziente terminato il percorso riabilitativo con audiometrista e logopedista, troverà giovamento acustico già dopo un mese dall’intervento e miglioramento cognitivo nei primi 3-6 mesi dall’intervento chirurgico. L’impianto cocleare è infatti ad oggi il miglior trattamento per l’ipoacusia percettiva severa-profonda bilaterale e/o monolaterale, anche nel soggetto bambino, adulto ed anziano, che non trova giovamento dalla protesizzazione acustica tradizionale. Ad oggi sono stati trattati con tali metodiche e ottimi risultati oltre 100 pazienti.
Ogni anno presso la clinica ORL di Cattinara si effettuano circa 1000 interventi chirurgici maggiori e più di 25.000 prestazioni otorinolaringoiatriche; l’equipe medica costituita da 10 chirurghi e affiancata da tre tecnici audiometristi e due logopediste è in grado di far fronte a tutte le patologie delle vie aerodigestive superiori e del distretto testa e collo di pertinenza otorinolaringoiatrica. Negli anni si è ottenuta oltre che a un’elevata competenza nel campo della chirurgia oncologica e della chirurgia endoscopica anche una solida esperienza nel trattamento chirurgico della sordità e delle patologie dell’orecchio; solo nel corso dell’ultimo anno nonostante le ristrettezze dovute alla pandemia sono stati eseguiti 75 interventi di microchirurgia otologica oltre al posizionamento di 16 impianti cocleari. Oltre 160 pubblicazioni su riviste scientifiche di rilevanza mondiale suggellano l’operatività clinica tradotta in dati validati dalla comunità scientifica internazionale.
Il deficit uditivo è il più comune problema sensoriale dell’infanzia ed è una condizione ad altissimo rischio per lo sviluppo di un bambino. L’effetto è tanto maggiore quanto più severa è la perdita uditiva e quanto più precocemente si instaura. Ogni anno nascono in Italia circa 1000 bambini con un difetto uditivo permanente e circa altri 1000 bambini sviluppano un deficit uditivo permanente prima dell’adolescenza. Un danno uditivo presente già alla nascita, se non diagnosticato e tratto molto precocemente, può seriamente compromettere l’acquisizione linguistica e può tradursi in uno svantaggio difficilmente rimediabile, caratterizzato da difficoltà comunicative, relazionali, emotive e scolastiche che coinvolgono non solo il bambino ma anche la sua famiglia, la scuola e la comunità. Fortunatamente, i notevoli progressi tecnologici e scientifici hanno negli ultimi anni dimostrato che l’identificazione precoce delle sordità tramite lo screening uditivo neonatale e la sorveglianza uditiva dei pediatri e l’utilizzo di apparecchi acustici o impianti cocleari si può oggi offrire la possibilità di recupero uditivo ottimale, assicurando uno sviluppo nella norma
La Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria e Audiologia del Burlo Garofolo, diretta dalla dr.ssa Eva Orzan, è da sempre in prima linea nella cura dei deficit uditivi e le sordità dei bambini e dei ragazzi: coordina il programma di screening uditivo neonatale universale e di sorveglianza audiologica di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia ed è riferimento regionale per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento protesico, protesico-chirurgico e riabilitativo delle ipoacusie e delle sordità infantili.
Ogni anno si effettuano circa 800 interventi chirurgici e più di 20 mila prestazioni ambulatoriali, e sono più di 1000 i bambini che portano apparecchi acustici e impianti cocleari e che sono curati al Burlo, provenienti da tutte le regioni italiane. Gli specialisti medici della struttura lavorano in stretta collaborazione con audiometristi e logopediste per offrire visite, valutazioni, ricoveri, interventi chirurgici e trattamenti riabilitativi con un approccio precoce, multi-specialistico, mini-invasivo, ad alto contenuto tecnologico. Per le problematiche complesse, come ad esempio le sordità nell’ambito delle malattie rare o sindromiche, sono stati creati, nell’ambito dell’Istituto, dei percorsi diagnostici e terapeutici diagnostici in stretta collaborazione con gli oculisti, i radiologi, i genetisti e i pediatri dell’Istituto, per offrire cure in linea con i più recenti standard internazionali, oltre che garantire un percorso di cura personalizzato e innovativo. Vi è particolare attenzione alla continuità di cura, sempre in stretta alleanza con la famiglia e il territorio di provenienza. Tutto il personale è impegnato nella formazione e nella ricerca scientifica per la quale la Struttura è diventata riferimento di studi e progetti sulla sordità infantile a livello nazionale e internazionale.
L’occasione della II’ giornata dell’udito, dedicata quest’anno alla sensibilizzazione degli operatori delle cure primarie vede l’Audiologia del Burlo Garofolo nuovamente impegnata.
Dal 3 marzo al 3 aprile sarà attivo un indirizzo mail a disposizione esclusiva dei pediatri e degli operatori delle cure primarie. Attraverso la mail pediatri.giornatamodialedelludito@burlo.trieste.it gli audiologi, logopedisti, audiometristi e audioprotesisti dell’Audiologia del Burlo risponderanno a quesiti diagnostici, clinici e scientifici riguardanti l’orecchio e l’udito dell’età evolutiva che gli operatori delle cure primarie vorranno porre agli specialisti. L’obiettivo è quello di condividere con gli operatori delle cure primarie le conoscenze degli attuali percorsi di indagine, trattamento, supporto e riabilitazione delle sordità infantili, in una prospettiva di autonomia comunicativa e di apprendimento per la maggior parte dei bambini con deficit uditivo.
SSD Comunicazione, URP, Relazioni esterne, Ufficio stampa
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