Indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da sars-cov-2
MONFALCONE - Tante candidature per il Recruiting Day organizzato da Comune, Fincantieri e Regione.
La nuova produzione del Teatro Stabile Sloveno Mario e il mago rappresenta un incontro con la grande letteratura europea, con la storia italiana, con una raffinata estetica teatrale e un messaggio eternamente attuale. L'affermata regista slovena Ivana Djilas ha messo in scena l'adattamento dell'omonimo racconto di Thomas Mann, al quale la dramaturg Tatjana Doma ha dato forma teatrale.
Mario und der Zauberer. Ein tragisches Reiseerlebinis (Mario in čarodej. Una tragica esperienza di viaggio) è la prima opera pubblicata da Mann dopo aver ricevuto il premio Nobel nel 1929. Lo scrittore tedesco ha scritto questo racconto durante le vacanze con la famiglia sulle sponde del Mar Baltico, ma la vicenda dai tratti autobiografici si riferisce alle spiagge della costa tirrenica e alla sensazione data dall'avvento del fascismo e dal suo corredo di serpeggiante nazionalismo e xenofobia. Il racconto è scritto in prima persona, per questo Thomas Mann diventa automaticamente uno dei personaggi dello spettacolo e della storia ambientata a Forte dei Marmi in Toscana negli anni ’30 del secolo scorso. Mario è un cameriere che da vittima innocente di un illusionista si trasforma in spietato vendicatore. La grande Storia si riflette in questa vicenda in piccoli, apparentemente insignificanti dettagli della vita quotidiana. In un clima di generale disagio e sospetto avviene l'assassinio del mago-illusionista che manipolava le persone con l'ipnosi, spingendole ad agire contro la propria volontà. Mann ha voluto descrivere le vie nascoste e impercettibili attraverso le quali ideologie e paure si diffondono tra le persone e la sua riflessione parla anche all'uomo del XXI secolo, diventando metafora universale dei rischi della retorica politica e di tutte le dittature.
Il racconto è stato portato sulle scene per la prima volta nel 1956, quando il regista Luchino Visconti, in collaborazione con lo scrittore stesso, il compositore Franco Mannino e il coreografo Léonide Massine lo ha trasformato in azione coreografica. Nel nuovo allestimento del TSS, in programma dal 21 aprile al 7 maggio, il debutto della versione teatrale in lingua slovena con sovratitoli in italiano manterrà le sfumature di questa ispirazione musicale e coreografica: la raffinata mise en scène verrà infatti corredata dalle musiche originali di Boštjan Gombač e dalle coreografie di Maša Kagao Knez. L'atmosfera anni ’30 è stata realizzata con i costumi di Jelena Proković, le luci di Jaka Varmuž e le scene di Sara Slivnik che ha rappresentato in modo particolarmente suggestivo la spiaggia che è teatro della vicenda e sulla quale, insieme agli attori, si esibirà dal vivo la fisarmonicista Ivana Kresevič. Il cast è formato da Nikla Petruška Panizon nel ruolo del Mago, Primož Ekart nel ruolo di Thomas Mann, inoltre Franko Korošec (direttore dell'hotel) Primož Forte (Mario). I ruoli dell'Ispettore, della signora Angiolieri, di Silvestra e Guiscardo vengono interpretati dagli attori Primož Vrhovec, Lučka Počkaj, Tina Gunzek e Francesco Borchi. Lo spettacolo andrà in scena a Trieste fino al 7 maggio e l'8 maggio verrà replicato per l'abbonamento a Gorizia nella sala del Kulturni dom.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati