- Nelle strutture sanitarie non sono più richiesti i check-point all’ingresso. L’accesso alle strutture sanitarie è consentito agli accompagnatori e ai caregiver, ma per evitare assembramenti si invita a ridurre al minimo il numero di accompagnatori.
- Si ricorda che dal 1° gennaio 2023, per l’accesso alle strutture sanitarie non è più richiesto il Green Pass o l’effettuazione di test per la ricerca di Sars-CoV-2 ma, fino al 30/04/2023 e salvo proroghe, vige l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione individuale per accedere a ospedali, residenze per anziani e altre strutture sanitarie. Gli utenti dovranno perciò indossare le mascherine chirurgiche negli ambienti chiusi ospedalieri e la mascherina FFP2 durante le visite ai degenti e nei casi non sia possibile garantire un adeguato distanziamento.
- Per evitare assembramenti all’interno delle stanze di degenza si suggerisce di limitare la presenza in stanza a 2 visitatori per ogni paziente.
- Per gli accessi ambulatoriali il triage con operatore per l'accesso alle strutture sanitarie non è più raccomandato. Nel caso di strutture ad alto rischio, come la UCO Ematologia, CUSA, SC Oncologia e SC Nefrologia e Dialisi e per le strutture di odontoiatria, si mantiene il triage con operatore all’ingresso per garantire una maggior tutela dei pazienti fragili che accedono a tali strutture.
- Le sale d’attesa possono essere utilizzate con la capienza del 100%. All’interno delle sale d’attesa saranno presenti i poster sui comportamenti da rispettare e i dispenser per l’igiene delle mani. Inoltre, per evitare assembramenti si deve a limitare l’accesso degli accompagnatori ai casi di reale necessità. Pazienti e accompagnatori sono invitati ad effettuare l’igiene delle mani e a mantenere indossata sempre la mascherina chirurgica o la mascherina FFP2 quando non è possibile garantire il distanziamento.
SSD Comunicazione, URP, Relazioni esterne, Ufficio stampa/TF/ss