"Ho sempre svolto la mia attività all'interno della Giunta regionale con massima dedizione e
trasparenza, tanto nella passata legislatura quanto in quella in corso, e perseguendo come unico fine quello di contribuire al benessere dell'economia regionale. E i risultati finora ottenuti in termini di sviluppo del comparto produttivo e del settore
turistico dimostrano la bontà di questo sforzo e dell'impegno costante. Esprimo profondo dispiacere per gli attacchi personali ricevuti e sottolineo come gli attacchi personali contro chiunque siano da stigmatizzare. Per questo mi appello all'Aula affinché la discussione venga riportata nell'alveo giusto, ovvero quello della politica del bene comune". Lo ha affermato oggi l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, intervenendo durante il
dibattito sulla mozione di censura presentata nei suoi confronti dall'opposizione nella seduta odierna del Consiglio regionale, poi respinta dall'Aula. Dopo aver ringraziato il governatore Fedriga, l'assessore
Riccardi e i capigruppo di maggioranza per i loro interventi, Bini ha ricordato come "il parametro di condotta di ogni amministratore pubblico sia il rispetto della legge dello Stato e degli enti territoriali. È alla legge che lo stesso deve rispondere nell'espletamento dei compiti istituzionali così come nel compimento di qualunque atto, come rappresentante pubblico e
come privato cittadino. A questo dovere il sottoscritto non è mai mancato, nella piena onorabilità della carica che ricopre". Secondo l'assessore, i contenuti nella mozione si riferiscono a "vicende che non hanno nulla di opaco" e per dimostrarlo ne ha ripercorso in aula lo svolgimento nel dettaglio. "Si tratta di atti privati leciti - ha concluso l'esponente della Giunta - e pienamente rispondenti alla legislazione vigente".
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