GORIZIA - Domenica 23 le operazioni di disinnesco dell'ordigno rinvenuto presso Piazza Transalpina.
TRIESTE - Villa Sartorio: Una serata dedicata alla disobbedienza femminile nel mondo antico.
Fumo negli occhi, l’ annunciata “ordinanza” (sul bagno con le vesti addosso) è palesemente insostenibile ed è l’ennesima mossa propagandistica per sviare l’attenzione dalle promesse elettorali completamente disattese. Su scala nazionale e locale la contraddizione tra le annunciate politiche di contenimento del fenomeno migratorio da parte della Destra e la realtà dei fatti è palesemente smaccata: si tratta del nuovo Decreto flussi del Governo Meloni, passato in sordina e senza che trapelasse che era iscritto all’odg del Consiglio dei ministri. Non ci sono precedenti in quanto negli ultimi quindici anni nessun governo aveva previsto tanti ingressi ovvero 500mila posti in tre anni, ai 452.000 posti dal 2023 al 2025 si aggiungono subito altri 40mila ad integrazione del decreto approvato a gennaio per l’anno in corso: il doppio rispetto all’ultimo, il triplo sulla media degli ultimi dieci anni. Il varo a sorpresa (prima settimana di luglio) di tale provvedimento che apre vie di accesso legali in Italia non è stato accompagnato da nessuna dichiarazione da parte dei vertici governativi più di destra nel secondo dopoguerra in quanto sicuramente poco interessati a comunicare al loro elettorato (cui sono finora giunte posizioni ideologiche opposte all’accoglienza) che questo governo, cedendo alle pressioni delle categorie imprenditoriali è quello che più di ogni altro consentirà ingressi e contratti di lavoro a manodopera straniera. Medesima “la musica” come è oramai noto a tutti per i numeri oggettivamente inconfutabili a Monfalcone: il numero di stranieri ammontava al 12% della popolazione nel 2016 (fine giunte di centrosinistra), è più che raddoppiato nel quinquennio della Destra ed oggi ammonta al 30%. Allo scopo di occultare il più grande fallimento della coalizione (che nella campagna elettorale del 2016 aveva promesso di “contenere l’invasione”) ogni due mesi salta fuori un colpo di teatro ad uso degli elettori che oramai inevitabilmente iniziano ad aprire gli occhi (due mesi fa era il Ramadan e il digiuno degli scolari, oggi sono le vesti delle donne al mare). Tuttavia non si deve passare sotto silenzio il concetto chiave ovvero che le donne al bagno completamente vestite costituiscono di fatto una duplice provocazione perché contraddicono le nostre abitudini e i nostri faticosi percorsi sulle pari opportunità. Il gesto indica arretratezza culturale e religiosa e se non saranno attivati percorsi di inclusione tali donne saranno punite due volte cioè da noi e dal loro sistema sociale di provenienza. Infatti se noi emarginiamo i soggetti che il nostro sistema economico richiama accentueremo le divergenze che cresceranno fino a diventare drammatiche. Se l’annunciata Ordinanza è irrealizzabile e meramente propagandistica servono: a) localmente a Monfalcone un approccio serio e competente nei confronti di una questione di estrema complessità; b) su scala nazionale vanno predisposte le linee guida per un Piano nazionale di inclusione; c) su scala regionale (il Fvg ha in capo le politiche del lavoro) va ricondotta la governance del fenomeno in una cabina di regia polifunzionale. Abbandonando lo spontaneismo neoliberista e mercatista (fin qui dominante) foriero di danni incalcolabili, con una impostazione neokeynesiana (che dall’Economico si allarga al Sociale) la “mano pubblica” deve governare (al pari della sanità e della scuola) anche i flussi migratori disponendoli in modo tale da favorire una migliore inclusione e nel contempo per prevenire l’insorgenza della rigetto (xenofobo) nei nativi foriero anche questo di danni permanenti ed incalcolabili.
Gianfranco Pizzolitto – Segretario Pd Monfalcone
Fabio DelBello – Resp. Questione migratoria Segreteria Pd Monfalcone
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