MONFALCONE - Sistema integrato di interventi sull'immigrazione. DelBello: "Legge ancora semi-sconosciuta".

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GRADISCA D'ISONZO - Migranti. Calligaris (Lega): "Contrari ad accoglienza diffusa".

Aggiunto il: 02/08/2023
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"L'Amministrazione di Gradisca d'Isonzo, a un anno dalle elezioni, finalmente si accorge dell'enorme disagio causato da un'immigrazione incontrollata".
Lo sottolinea in una nota il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Antonio Calligaris, appoggiando la decisione degli esponenti del Carroccio gradiscano di non sottoscrivere la mozione con cui il Consiglio comunale chiede la chiusura del Cpr e del Cara, proponendo l'accoglienza diffusa. "La situazione di Gradisca - aggiunge Calligaris - è il risultato
dell'immigrazione incontrollata da sempre giustificata e incentivata dalla Sinistra e costituisce un problema reale per i cittadini italiani che denunciamo da sempre. Pressata dalla petizione, l'Amministrazione di Gradisca ha finalmente deciso di provare a dire qualcosa ma, come sempre fa la Sinistra, mossa dal buonismo invoca l'accoglienza diffusa, chiedendo di disperdere sul territorio quei soggetti pericolosi e pregiudicati che sono rinchiusi nel Cpr e che sarebbero, così, liberi di delinquere a
piacere". "Il Governo, anche su proposta della Regione, sta lavorando per la creazione di hotspot lungo il confine che consentano di effettuare un'immediata identificazione dei soggetti, senza
intasare i centri di accoglienza come quello di Gradisca. È sicuramente giusta - prosegue il rappresentante leghista - la richiesta di maggior controllo delle forze di polizia sul territorio, ma i Comuni possono usufruire, grazie alla legge
regionale sulla sicurezza integrata, anche della presenza di addetti e ausiliari alla sicurezza, personale addestrato, per la vigilanza del centro e delle aree sensibili". "A Gorizia e Monfalcone - conclude Calligaris - la presenza di vigilanza è già una realtà e, oltre a fungere da deterrente, fornisce alle persone un riferimento sicuro in caso di necessità. Pensiamo al caso delle ragazze inseguite a Gradisca: un addetto alla sicurezza avrebbe fornito loro aiuto e protezione in attesa
delle forze dell'ordine. Prima dei sit-in, un'Amministrazione comunale avrebbe potuto pensarci, per garantire più sicurezza ai propri cittadini".

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