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TRIESTE - Caso Euro&Promos. Confsal: "Delibera Giunta municipale suggella la vittoria Confsal".

Aggiunto il: 23/08/2023
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La Giunta Municipale di Trieste ha approvato ieri pomeriggio una delibera che, come previsto e atteso, interviene a definitivamente formalizzare le importanti misure economiche a beneficio dei dipendenti della società Euro&Promos S.p.A. impiegati quali addetti alla sorveglianza, biglietteria e assistenza al pubblico nei Civici Musei del capoluogo giuliano, decise, come si ricorderà, a seguito dell’accordo di massima raggiunto a fine giugno tra il sindacato autonomo Fesica-CONFSAL che fin dall’inizio aveva assunto la tutela di questi lavoratori e, dall’altro lato, la stessa Euro&Promos e il Comune di Trieste che aveva affidato l’appalto. Ne dà notizia la stessa Confsal che, con il Segretario provinciale Filippo Caputo, sottolinea come “Si tratta del suggello finale di un grande risultato, conseguito dopo un durissimo confronto durato quasi due anni – sottolinea, ma che consente oggi a questi addetti “museali” triestini dipendenti di Euro&Promos di passare dai 940 Euro mensili lordi finora percepiti ai 1371 attuali, con un aumento secco e immediato di 430 Euro lordi mensili, portando ora a casa uno stipendio di oltre 1000 Euro mensili netti. In sostanza – prosegue Caputo - grazie alla lunga e a tratti esasperante lotta che abbiamo saputo condurre, lavoratori che finora venivano retribuiti con il noto, indecoroso e inaccettabile compenso di 5 Euro lordi all’ora si vedono ora riconoscere (con decorrenza dal 1° luglio), pur sempre per ora nell’ambito del vigente contratto di “vigilanza e servizi fiduciari”, un adeguamento degli stipendi più che consistente, tale da corrispondere ai livelli economici più alti del più remunerato contratto “multiservizi” (e comunque nell’intento di accedere quanto prima a strumenti contrattuali ulteriormente migliorativi). E va sottolineato – così ancora il Segretario provinciale Confsal – come con ciò questi dipendenti abbiano conseguito in un solo colpo un aumento stipendiale diretto in misura forse mai vista prima d’oggi nell’intero mondo del lavoro!”
Ancora Caputo ricostruisce e rivendica con orgoglio i molti passi che hanno portato al successo di “un’operazione frutto di stringenti trattative, anche tecnicamente complesse, ma che per giungere al risultato positivo, cui abbiamo sempre creduto senza mai arrenderci, è dovuta venir ‘accompagnata’ da una fitta serie di manifestazioni, scioperi, incontri con le controparti e con tutte le forze politiche, ma anche da denunce in sede giudiziaria, dal Tribunale alla Corte dei Conti e all’Ispettorato del Lavoro; iniziative che nel loro complesso hanno pure avuto un ampio riscontro a livello nazionale, sulla stampa e nelle sedi istituzionali, e politico-sindacali, finendo per diventare una sorta di “caso esemplare”” (e già a fine giugno la notizia appena giunta dell’accordo ottenuto a Trieste era stata accolta “in diretta” con un grande applauso a scena aperta al Congresso Nazionale della Confsal tenutosi a Roma, proprio sul tema “Il Valore del Lavoro”, davanti a una platea composta tra l’altro da gran parte dei membri del Governo in carica, in primis i Vicepresidenti del Consiglio Salvini e Tajani, il Ministro del Lavoro Calderone, quelli della Pubblica Amministrazione Zangrillo e delle Riforme Istituzionali Alberti Casellati, e ancora Valditara, Urso e altri). “Ed è stata una vittoria – rimarca ancora il Segretario Filippo Caputo – raggiunta dopo un confronto davvero impegnativo, senza esclusione di colpi, rotture, ricomposizioni e colpi di scena di ogni tipo. Ma che ha visto, dobbiamo dirlo, il nostro Sindacato autonomo battersi in solitudine, affiancato dai soli lavoratori interessati (che per molti aspetti andrebbero definiti degli eroi, per le difficoltà e i rischi che hanno dovuto subire e per il coraggio dimostrato!), con la “comprensione” di massima di alcuni esponenti e forze politiche locali, ma invece nella totale assenza di tutte le altre sigle sindacali, le cosiddette “maggiori sigle”…” “Ed è proprio a tale proposito – osserva ancora il Segretario Caputo – che, alla luce di quanto da noi messo in campo e raggiunto grazie alla nostra lotta sindacale, non possiamo non stigmatizzare, a poco più di un mese dal nostro successo, l’incredibile performance ma “in senso contrario” dei sindacati nazionali della cosiddetta “Triplice” che, mentre chiedono e pretendono miglioramenti “a parole” – spesso con toni roboanti, fino alla minaccia di ricorso alla piazza e allo sciopero generale come fa in particolare il segretario CGIL Landini – poi, nei fatti, come avvenuto poche settimane fa, sono gli stessi (CGIL, CISL UIL) che hanno pensato bene di firmare, dopo 10 anni di immobilismo, il rinnovo del contratto nazionale della “vigilanza privata e servizi fiduciari” (lo stesso dei dipendenti di Euro&Promos) prevedendo un aumento di 18 centesimi lordi all’ora !!! (ovvero dagli attuali “famosi” 5,49 Euro lordi all’ora – quelli che percepivano finora anche i nostri “museali” e che hanno originato le nostre proteste – fino ai “nuovi” 5,77!). LO RIPETIAMO: 18 CENTESIMI LORDI IN PIU’ DOPO 10 ANNI !!! Scusate: per la precisione va detto che questo eccezionale rinnovo prevede anche un aumento di un’ulteriore ventina di CENTESIMI lordi, ma “spalmabile” in più anni, fino a raggiungere i 6 EURO LORDI ALL’ORA FRA TRE ANNI !!!!  Viene a questo punto spontaneo chiedersi come sia possibile tutto ciò, in che Paese viviamo e che “sindacati” siano questi che pretendono di essere gli unici ad aver “voce in capitolo” e titolo alle contrattazioni, gli unici a poter occupare “legittimamente” le piazze con le loro teatrali proteste (mentre tutti gli altri sono da loro considerati “anomali”, “estranei” al sistema, praticamente “disturbatori”), per poi, seduti al tavolo vero del contratto, ottenere questi risultati! Ma forse – osserva Caputo – una spiegazione ci può essere e – come rilevato anche da alcuni osservatori - può risiedere nel fatto che una gran parte delle società che operano con questo contratto sono “cooperative rosse” o piccole-medie aziende dell’Emilia Romagna e regioni vicine riconducibili al noto “sistema” di potere politico-sindacale di quest’area del Paese. Per cui i lavoratori possono ben venire “sacrificati”, mentre certi rumorosi “protagonismi” di piazza sono a questo punto solo di facciata e buoni solo per la stampa e per la “massa popolare” ignara. Ma chi subisce tutto questo sulla propria pelle non ne può più, ed ecco perché i lavoratori non possono più credere a costoro e, in numero sempre maggiore, lasciano queste sigle e cercano delle alternative !” “Per quanto ci riguarda – sottolinea infine il Segretario provinciale Confsal Filippo Caputo – siamo invece orgogliosi di aver duramente lavorato e combattuto a fianco dei lavoratori nel corso di oltre un anno e mezzo per ottenere un più che significativo risultato per i dipendenti museali triestini di Euro&Promos, con un accordo che è distante anni luce dalle briciole prodotte a livello nazionale e che – come detto – è stato oggi definitivamente formalizzato anche a livello istituzionale.” “Stiamo con ciò dimostrando a tutti i lavoratori e all’intero Paese che un vero Sindacato può ancora esistere anche in Italia purchè sia un sindacato “sano”, mirante unicamente all’interesse primario dei lavoratori stessi, privo di quegli inconfessabili connubi sottotraccia e di quegli accordi non scritti che, nell’odierno sistema sindacale italiano, puntano solo a ricevere in cambio dal potere politico ed economico, una serie di favori, privilegi, prebende varie e, non da ultimo, un frequente “interscambio” e passaggio di poltrone dai vertici sindacali a quelli politico-parlamentari.” Noi abbiamo cercato solo di fare Sindacato vero, Sindacato e basta, per conseguire risultati concreti e visibili per i lavoratori che ci siamo proposti di tutelare! E in tal senso – conclude Caputo -, dopo questo primo importante risultato raggiunto, non possiamo non ringraziare anche tutte le controparti e gli “attori” che sono stati, in diversi modi, protagonisti di questa non facile “partita”: in primis l’Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi, che fin dall’inizio ha comunque sempre dimostrato attenzione e sensibilità per il miglioramento delle condizioni di questi lavoratori e, con esso, dell’intero Servizio museale, dando un apporto determinante per la soluzione della vicenda, e quindi il Direttore dell’Area Cultura e Direttore Generale Fabio Lorenzut che ha assicurato, con la sua indiscussa preparazione e professionalità, la più efficace messa a punto delle soluzioni tecniche necessarie, e ancora i dirigenti di Euro&Promos, in particolare il Direttore commerciale Luciano Facchini e il responsabile delle Relazioni sindacali Mario Ledda, che, dopo i momenti anche duri di conflitto, hanno valutato la bontà delle nostre proposte e dimostrato una grande capacità di dialogo e comprensione costruttiva della situazione; e non da ultimo tutte le forze politiche presenti in Comune, sia di maggioranza che di opposizione, che in più modi e occasioni, spesso anche affiancando fisicamente le nostre iniziative, hanno dato un importante contributo alla positiva soluzione. A tutti va il “Grazie” nostro e dei lavoratori che rappresentiamo!” A breve – termina la nota della Fesica-Confsal – ci ritroveremo ancora con la Euro&Promos, orientativamente ai primi di settembre, per definire compiutamente e dettagliatamente anche tutti gli aspetti che vanno oltre l’”accordo quadro” stipendiale fin qui raggiunto, andando a completarlo (come l’indennità di cassa, gli scatti di anzianità, le qualifiche superiori ecc.).
Contestualmente le due “cause pilota” che erano state intentate da alcuni dipendenti contro la Euro&Promos con l’assistenza legale del Sindacato di via Timeus saranno ritirate con un accordo fra le parti.

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