MONFALCONE - "Questa volta metti in scena... l'essere": Presentata la rassegna di mostre d’autore.
La parola alle Associazioni: insieme per promuovere una lunga vita attiva
Kenya pigliatutto. E' stato ancora una volta il Paese africano, fucina di campioni della corsa, a dominare la classifica della 23^ Maratonina Internazionale Città di Udine, aggiudicandosi l'intero podio maschile e femminile. A trionfare nell'edizione 2023 della competizione promossa dall'Associazione Maratonina Udinese, svoltasi nella mattina di oggi, domenica 17 settembre, è stato Ishmael Chelanga Kalele, impostosi sui più forti dei circa 1000 concorrenti con l'ottimo tempo di 1h 01'07". Pochi istanti dopo di lui ha tagliato il traguardo Bernard Musau Wambua, che ha fermato il cronometro a 1h 01'33". Terza posizione per Erik Leon Ndiema, che ha percorso il velocissimo itinerario di gara - apertosi in via della Vittoria e chiusosi in via Vittorio Veneto - in 1h 01'35".. Tra le donne la miglior performance è stata quella di Purity Gitonga, che ha divorato i 21.097 chilometri della mezza udinese in 1h 08'58". Medaglia d'argento per la sua gemella Caroline Gitonga (1h 10' 13"), bronzo per Cavaline Nahimana, che ha chiuso con il tempo di 1h 12'33".
Ottima prestazione anche per i friulani Steve Bibalo, classificatosi 14° (1h 12'28"), e Chiara Fantini (1h 27'06"). Per entrambi il Premio Faustino Anzil, medaglia d'oro introdotta per onorare la memoria del compianto professor Faustino Anzil, figura di primo piano dello sport regionale e nazionale - nel suo ruolo di decano dei preparatori atletici del Friuli Venezia Giulia - nonché assessore, proprio con le deleghe all'istruzione e allo sport, in Comune di Udine: Anzil fu, tra l'altro, uno dei più convinti sostenitori del "progetto Maratonina di Udine". Allo start anche due atleti dell'Associazione Maratonina Udinese che hanno partecipato a tutte e 23 le edizioni, Antonella Parrella e Massimo De Bellis. IL MESSAGGIO DELLO SCIENZIATO MAURO FERRARI. Fra i corridori - partiti da piazza I Maggio e arrivati in via Vittorio Veneto - pure lo scienziato udinese Mauro Ferrari, alla sua quarta partecipazione alla mezza udinese: «Ogni volta che posso - ha dichiarato - ritorno in Friuli: e quando la Maratonina chiama rispondo, cercando di esserci. Il mio messaggio? E' importante che ognuno di noi dia il massimo, il meglio che può. Chi ha il fisico e le capacità del campione arriverà primo al traguardo; gli altri devono essere felici di prendere parte a questo grande evento, che dà lustro e porta benefici alla città di Udine, veicolando il messaggio dell'importanza dello sport per la salute». Il corridore più anziano aveva 77 anni, il più giovane 20. Presenti alla partenza anche l'atleta Silvia Pillin, autrice del libro "Un miglio al giorno" e alla sua prima mezza («Sono qui - ha detto - per trasmettere un messaggio di forza al femminile»), la testimonial della Maratonina, l'atleta Sintayehu Vissa, e l'assessore allo sport del Comune di Udine Chiara Dazzan: «Bellissimo - ha dichiarato - rivedere Udine così gremita, dopo gli anni difficili del Covid». Speaker, come sempre, Paolo Mutton, che ha raccontato tutta la gara. LA SALITA DEL CASTELLO. L'intenso weekend della Maratonina si è aperto con lo spettacolo di grande impatto della cronoscalata a invito maschile e femminile "Salita del Castello": a segnare il record di velocità sulla rampa che porta in cima al colle è stato Lorenzo Brugnizza (GPS San Marino), con il tempo di un minuto e 9 secondi; seconda posizione per Alessandro De Marco (Atletica 2000 Codroipo), arrivato in un minuto e 10 secondi, terza per Davide De Faveri (1 minuto e 11 secondi), sempre in forza all'Atletica 2000 Codroipo. Prima fra le donne Francesca Gariup (Malignani Libertas, tempo 1 minuto e 29 secondi). Argento per Chiara Fantini, della Maratonina Udinese (un minuto e 32), bronzo per Chiara Benelli (Aldo Moro Paluzza), con un minuto e 39. MINURUN DESPAR E CORSA CON IL CANE. Il pomeriggio di sabato, svoltosi alla presenza di un folto pubblico, ha regalato al pubblico udinese lo spettacolo della Minirun Despar (350 i giovanissimi che si sono dati battaglia su un percorso di 1 km, in parte accompagnati dai genitori) e della Corsa con il Cane Città Flora (90 gli iscritti, impegnati sullo stesso itinerario di gara della Minurun), entrambe partite da piazza Libertà; nella Minirun il gruppo più numeroso, con 59 bambini, è stato quello del Montessori Garzoni - Atletica Malignani di Udine; secondo gruppo più nutrito gli Scatenati Keep Moving, terzo i Ripuliamoci Challenge, che per onorare l'impegno a una Maratonina green, pienamente ecosostenibile, sono scattati al seguito della MiniRun, per occuparsi della raccolta di eventuali rifiuti sparsi lungo l'itinerario di gara. La bimba arrivata da più lontano era di Salt Lake City, Utah. Nella sfida con gli amici a quattro zampe si è classificato in prima posizione Massimo Cantarutti, con il splendido accompagnatore; seconda Sandra Candelotto, terza Giulia Manzone. Premio simpatia sdoppiato, quest'anno: sul podio sia Eco che Bono, con i loro giovanissimi padroni. Il premio per il gruppo più numeroso è invece andato al team Nâs par aiar, con sei cani. IL SUCCESSO DELLA STRAUDINE. Grande riscontro per la StraUdine Mega InterSport, che ha ricalcato, su un circuito di 8.5 km, l'itinerario di gara della Maratonina (con start e traguardo negli stessi punti della mezza): 520 i partecipanti cimentatisi, con varie andature, sul percorso della non competitiva. Tra loro anche un "veterano", il 90enne Vittorio Uliana, perfetto testimonial - con il suo stile di vita all'insegna del movimento quotidiano - del messaggio sociale sull'importanza del movimento che la Maratonina si propone di veicolare. «Mens sana in corpore sano: fare moto quotidianamente aiuta a stare bene e a liberare la mente dai brutti pensieri, in particolar modo a una certa età», ha dichiarato alla partenza.
Hanno gareggiato anche due neozelandesi e un brasiliano. Menzione dovuta anche per il più giovane iscritto, 1 anno (con i genitori), la "mascotte" dell'edizione 2023. IL COMMENTO DEL VICEPRESIDENTE DELLA MARATONINA. Nelle parole del vicepresidente dell’Associazione Maratonina Udinese, il campione Venanzio Ortis, il compiacimento per l’esito di una manifestazione che continua a rivelarsi attrattiva e che anche quest'anno ha regalato a Udine un frizzante weekend all'insegna dell'aggregazione. «Siamo ripartiti in grande, dopo il complesso riavvio della manifestazione post Covid. Apertasi al meglio, con la scenografica Salita del Castello, l'edizione numero 23 è proseguita sabato all'insegna del pienone in centro storico (ottima la partecipazione alle non competitive, cospicua la presenza di pubblico): abbiamo raggiunto numeri confortanti, che premiano il forte lavoro dei tantissimi volontari che si dedicano all'organizzazione dell'evento», ha concluso, rivolgendo un sentito ringraziamento anche alle forze dell'ordine e del soccorso, impegnate lungo tutto il tracciato di gara per garantire massimi standard di sicurezza. I PRIMI 10 UOMINI. Ishmael Chelanga Kalale (1h 01'07"), Bernard Musau Wambua (1h 01'33"), Erik Leon Ndiema (1h 01'35"), Joseph Kimutai Kimeli (1h 01'46'), Maiyo Rodgers (1h 03'42"), Eric Riungu (1h 06' 10"), Fredrick Kitpoo (1h 07'11"), Abdoullah Bamoussa (1h 07'17"), Tobia Beltrame (1h 07' 32"), Francesco Nardone (1h 08'19"). LE PRIME 10 DONNE. Purity Gitonga (1h 08' 58"), Caroline Gitonga (1h 10'13"), Cavaline Nahimana (1h 12'33"), Deyene Debela Dibase (1h 12'57"), Andualem Tadesse Betselot (1h 14'39"), Bekele Wolkeba Asmerawork (1h 15'54"), Maria Gorette Subano (1h 16'47"), Claudia Andrighettoni (1h 23'13"), Chiara Fantini (1h 27'06"), Berta Baucells (1h 27'07"). QUALCHE NUMERO. Circa 300 persone, tra volontari e forze dell'ordine, hanno prestato servizio lungo il percorso; il Lions Club Udine Duomo ha messo a disposizione uno staff medico coordinato dal dottor Giovanni Castaldo, e tanti operatori della Croce Rossa Italiana hanno vigilato sulla sicurezza della due giorni di sport. Sull'itinerario della Maratonina sono state posizionate, a cura dei volontari dell'AMU, oltre 1000 transenne. Sei bancali di acqua erano a disposizione degli atleti lungo il tragitto e al ristoro finale. Ad ogni partecipante è stato consegnato il pacco gara con i prodotti degli sponsor: le sacche, quest'anno, erano all'insegna del green, in cotone, per dare un segnale tangibile di sostenibilità. La stessa logica ha guidato la scelta dei bicchieri e del materiale (inclusi piattini e posate) utilizzato nei punti ristoro: tutto compostabile.
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