GRADO - Mostra fotografica Campo Lungo, fino al 30 ottobre nelle vetrine dell'Ex Cinema Cristallo.
TRIESTE - Luned́ 9 la conferenza intitolata “Rotta Balcanica – Capolinea Trieste”.
Si comunica che l’organizzazione sindacale USB ha comunicato l’adesione allo sciopero nazionale settore Trasporto Pubblico Locale di 24 ore, indetto per l’intera giornata di lunedì 9 ottobre 2023 per quanto riguarda il SERVIZIO URBANO TPL FVG / APT GORIZIA di Gorizia, Monfalcone e Grado e il SERVIZIO EXTRAURBANO TPL FVG / APT GORIZIA linee G01, G02, G03, G04, G06, G07, G08, G09, G21, G22, G23, G24, G25, G26, G27, G28F, G28V, G51, G55, G56, G57, G58, G59, nel rispetto delle fasce orarie di garanzia previste dagli accordi territoriali in essere, lo sciopero potrà svolgersi dalle ore 02:00 alle ore 05:59, dalle ore 09:00 alle ore 11:59, dalle ore 15:00 alle ore 01:59 (di martedì 10.10.2023).
Le corse in viaggio al momento dell’inizio dello sciopero proseguiranno fino al capolinea di destinazione; l’astensione dal lavoro del personale amministrativo e degli impianti fissi potrebbe verificarsi per l’intera giornata; le BIGLIETTERIE di Gorizia, Monfalcone e Grado svolgeranno servizio regolare; il precedente sciopero di 24 ore indetto dalla medesima sigla sindacale risulta essere quello del 26/05/2023 e l’astensione del personale viaggiante è stata pari al 56%. Lo sciopero generale è indetto per la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonchè investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti; la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio colposo sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria.
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