TRIESTE - Turismo: Fedriga, +6% presenze in controtendenza su media nazionale.
TRIESTE - Ha il divieto di avvicinarsi alla ex, ma la aspetta fuori dalla caserma dei Carabinieri. Arrestato.
Nella mattinata del 9 ottobre la Polizia di Stato di Trieste ha proceduto all’arresto di due cittadini italiani, del 1975 e del 1995, per il reato di tentata truffa aggravata. Nello specifico, personale della Squadra Mobile della Questura di Trieste è intervenuto su richiesta di una donna triestina del 1938, la quale aveva segnalato poco prima al numero unico di emergenza 112 di essere vittima di un tentativo di truffa ancora in corso, da parte di un sedicente maresciallo dei Carabinieri di Basovizza. Quest’ultimo, mediante chiamata telefonica sull’utenza della donna, le aveva riferito che il figlio aveva causato un sinistro stradale ed era necessario corrispondere una “cauzione” di 11.500 euro al fine di evitare conseguenze giudiziarie. Dopo avere chiesto di poter parlare con il figlio, la signora, accortasi che la persona con cui stava colloquiando non era il figlio, riusciva a mantenere il contatto telefonico con i truffatori ed ad avvisare contemporaneamente le forze di polizia chiamando il 112 da un altro telefono. La Polizia, oltre all’arresto in flagranza dei due asseriti autori della truffa, ha proceduto al sequestro dei cellulari e dell’auto a noleggio utilizzata per il reato. A carico dei due soggetti, ravvisata pericolosità sociale degli stessi, il Questore di Trieste ha emesso il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio, con il quale si inibisce il ritorno nel Comune di Trieste per la durata di 4 anni. La Polizia di Stato sta conducendo una campagna informativa, anche tramite le proprie pagine instagram questuraditrieste_official e la pagina facebook Questura di Trieste, sul fenomeno delle truffe agli anziani. Si evidenzia da recenti dati che tale forma di reato ha subito una recrudescenza. Gli ultimi raggiri elaborati dai truffatori prevedono che questi ultimi si presentano a casa della potenziale vittima fingendo un malore, riuscendo così ad accedere nell’abitazione e ad asportare contanti e gioielli.
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