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Smentendo le previsioni, il “civico” autonomista Marco Fragiacomo ha vinto col 35% (211 voti) le primarie per il candidato sindaco del centrosinistra a Staranzano. Ha battuto il favorito Flavio Pizzolato vicesindaco uscente col 31% (189 voti) del Pd e poi Matteo Negrari assessore uscente (118 voti) della Sinistra e Paolo Barbana (77) di area liberal-democratica consigliere comunale uscente. I votanti sono stati oltre 600, cioè come a Monfalcone lo scorso anno, quindi proporzionalmente un relativo successo anche se si deve tener conto che quello monfalconese è il centrosinistra più in crisi dell’Isontino (affondato con cinquanta punti di distacco alle amministrative). Pizzolato (iscritto al Pd e aclista) era dato per favorito in quanto sostenuto dal partito più forte del paese da oltre sessanta anni nelle sue tre metamorfosi (Pci, Pds, Ds, Pd) nonché da importanti settori del mondo cattolico-democratico, ma questi “osservatori” non hanno fatto i conti con i due big del centrosinistra bisiaco che hanno sostenuto il quotato ex preside/manager (che ha portato il suo Istituto scolastico a superare i mille studenti). Infatti oltre al leader regionale del centrosinistra Morettuzzo che è intervenuto a sostegno dì Fragiacomo, secondo i soliti bene informati il civico autonomista ha avuto il sostegno del recordman di preferenze in Regione Bullian (del resto lo stesso Fragiacomo era in quella lista regionale) e dell’ex parlamentare ex consigliere regionale ex presidente provinciale e ancora presidente regionale del Coni Brandolin da qualche anno allontanatosi dal Pd. I due citati – assieme - sono sicuramente più forti del Pd staranzanese, l’altro deluso potrebbe essere Negrari in quanto la Sinistra del Monfalconese alle elezioni regionali aveva sostenuto compattamente Bullian che però ora a Staranzano avrebbe virato in senso “autonomista”. Fuori dai giochi Barbana. Ora tutta la coalizione secondo i patti dovrebbe stingersi attorno al vincitore il quale, per il suo profilo equilibrato e competente, dovrebbe avere la possibilità di intercettare anche segmenti dell’elettorato centrista.
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