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«Il Presidente Fedriga cerca di nascondere le criticità profonde del sistema Regione attraverso la distribuzione a pioggia delle ingenti risorse oggi disponibili, mai viste nella storia del Friuli-Venezia Giulia. Purtroppo il risultato di questo approccio irresponsabile e finalizzato esclusivamente alla ricerca del consenso si vedrà fra qualche anno, quando le risorse caleranno e i problemi rischieranno di esplodere». Non usa mezze parole il capogruppo del Patto per l’Autonomia - Civica FVG Massimo Moretuzzo per esprimere un giudizio negativo sulle valutazioni espresse da Fedriga nella conferenza stampa di fine anno. «Faccio presente al Presidente Fedriga che quando parla della sanità e attacca l’opposizione dando lezioni di stile, si dovrebbe anche ricordare che non c’eravamo noi 6 anni fa a manifestare davanti ai punti nascita, ma c’era lui con il suo “amico” Salvini, con tanto di felpe dedicate. Dopo 6 anni di governo targato centrodestra e nonostante centinaia di milioni di euro immessi nel sistema salute, la situazione sta precipitando e gli unici soddisfatti sono i soggetti privati che si stanno mangiando progressivamente la sanità pubblica. Come opposizione abbiamo cercato di essere collaborativi e anche durante la manovra di bilancio abbiamo presentato numerose proposte serie e per nulla strumentali, frutto di un confronto che è durato diversi mesi, tutte o quasi bocciate dalla Giunta. Ora ognuno si assumerà le sue responsabilità». «Anche rispetto alle autonomie locali – prosegue Moretuzzo –, la foglia di fico del ritorno delle Province, non nasconde la situazione disastrosa in cui si trovano i Comuni. Le decine di milioni di euro per nuove opere pubbliche distribuite con la concertazione non risolvono la condizione di tante amministrazioni locali, prive del personale per realizzare i progetti. Per non parlare della vergogna dell’esclusione dai contributi dei Comuni non allineati con la Giunta regionale. I segnali che i prossimi saranno anni complicati arrivano anche dai dati economici e occupazionali: il calo delle assunzioni e le previsioni sul 2024 rappresentano più di un campanello d’allarme. Anche in questo caso, però, l’esecutivo continua con la narrazione del “tutto va a gonfie vele, siamo i migliori”. Nessun segno di ripensamento sugli investimenti completamente sbagliati fatti rispetto, ad esempio, agli impianti sciistici, con decine di milioni di euro buttati in opere che sono fuori dalla storia, come dimostrano le vette prive di neve di questi giorni e come continua a ripeterci la comunità scientifica. Purtroppo a pagare le conseguenze di questo modo poco lungimirante di governare – conclude Moretuzzo –, saranno le persone e le comunità del Friuli-Venezia Giulia».
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