Ulteriori aperture vaccini Covid e antinfluenzali
MONFALCONE - Corteo Monfalcone: Conti, Pd chiede soluzioni no divisioni.
"In questa vigilia natalizia, Monfalcone ha avuto la più evidente dimostrazione della volontà di prevaricazione da parte della comunità musulmana per imporre il proprio modello islamico più integralista. Da un lato, nel centro cittadino e nei quartieri, la voglia di festeggiare il momento più alto della Natività, momento nel quale si riconoscono i principi cristiani che sono alla base della nostra civiltà, dall'altro una indecorosa protesta basata su presupposti inquietanti, che preoccupano per il loro richiamo all'intolleranza verso l'accettazione dei nostri presupposti di convivenza sociale e legalità”.
"Mi hanno profondamente colpito e gratificato - continua Cisint - le moltissime attestazioni di vicinanza per gli attacchi ricevuti in queste settimane e le manifestazioni di affetto ricevute dai tanti cittadini incontrati questa mattina dinanzi al nostro presepe. Oggi, in tanti abbiamo festeggiato l’arrivo del Natale chiarendo con i ‘collegati da remoto’ Salvini e Fedriga e con i ‘presenti’ Gava, Dreosto, Pizzimenti, Calligaris e Callari quali sono le ‘regole d’ingaggio’ necessarie per vivere nel nostro Paese. E lo abbiamo fatto proprio davanti a quel presepe simbolo da sempre dell'insegnamento che orienta la nostra visione personale e collettiva nel segno dei valori della famiglia, della solidarietà e della dignità umana, degli uomini e delle donne. Ai promotori della manifestazione avevo chiesto di avere considerazione per ciò che rappresentano nel nostro Paese questi momenti di festività, che sono espressione di spiritualità e di serenità, e quindi di evitare la forma di protesta scelta, che inevitabilmente si è riflessa sull'ordinaria mobilità cittadina. Si è rifiutato questo invito, così come in precedenza si è rifiutata ogni forma di dialogo e disponibilità da me richiesta negli incontri promossi con i rappresentanti musulmani nella Sala del Consiglio comunale, così come è stata rigettata l'offerta che il parroco dell'oratorio San Michele aveva fatto mettendo a disposizione un luogo per i loro incontri”. "Da mesi, invece - conclude Cisint - prevalgono gli atteggiamenti di una sfida fondamentalista che assume tratti inaccettabili, allorchè si pone in contrasto con le leggi e le norme italiane che tutti i cittadini sono chiamati a rispettare. Vale per l'attività dei centri islamici non in regola con le prescrizioni urbanistiche e sull'incolumità pubblica, così come per le sopraffazioni che vengono poste in essere contro le donne, sino alle espressioni di violenza che inneggiano al terrorismo palestinese. Fa specie che la sinistra abbia scelto di stare ancora dalla parte sbagliata rispetto alla domanda di sicurezza e di legalità della nostra gente. Sbaglia chi pensa di intimidirmi con manifestazioni come quella odierna, perchè sono in gioco i valori di libertà e di identità del nostro Paese, che non possono essere cancellati o sostituiti dalla volontà islamica di imporre il proprio modello culturale. Ringrazio tutti coloro che continuano a dimostrarmi sostegno, vicinanza e affetto”.
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