MONFALCONE - “Up!24 Monfalcone on Stage”: l’evento che darà il benvenuto al 2024 in piazza.
RAVASCLETTO / SUTRIO - Caduta sulla neve sul Monte Zoncolan: Trasporto in elisoccorso a Udine.
"A fronte di una deriva innescata dalla campagna elettorale della Sindaca Cisint che restituisce una immagine molto negativa di Monfalcone nel Paese (ed oltre), la manifestazione del 23 dicembre è stata un indiscusso successo per le componenti extracomunitarie qui presenti e qui convenute, ma è stata una autentica “Caporetto” per la “Politica” in senso trasversale e comprensivo. Quando otto mila persone protestano non per le condizioni materiali di vita ma perché gli è ostacolata la preghiera comunitaria siamo alla frutta! Hanno fallito la Politica nazionale che pilota in periferia esorbitanti flussi migratori, ha fallito più di tutti la Politica regionale da un quarto di secolo assente in relazione alla necessità di pianificare sui territori ì medesimi flussi quasi che un tanto non la riguardasse, ha fallito la Politica locale per non aver saputo o voluto incalzare la Regione (che è dunque la vera causa delle criticità, non Fincantieri che va certamente coinvolta ma la cui mission è produttiva). Nei primi venti anni del 2000 la cittadina è stata interessata da un eccezionale ed crescente flusso migratorio non governato (dallo Stato) e non pianificato (appunto dalla Regione) per cui un rilevante numero di "nativi" se ne sono andati nei dintorni (e tra questi centinaia di giovani fuori dal Fvg) e sono stati rimpiazzati da migliaia di stranieri di cui oltre 5000 bengalesi e altrettanti danubiano-balcanici (quasi tutti di modeste posizioni reddituali). Si spiega il netto arretramento e la regressione a tutti i livelli (economico e culturale) rispetto agli anni novanta onde per cui, nonostante nel Comune insistano quei formidabili asset produttivi che ne fanno una autentica piccola potenza economica, il reddito medio è mediocre e la società civile (tranne la Chiesa cattolica) è muta davanti al tracollo di immagine in atto. In due tornate elettorali amministrative (2016 e 2022) il Centrosinistra, cui è stato imputata a seguito della accorta propaganda di destra inerzia ed inazione, è stato prima sconfitto e poi travolto. Si intende che l’inazione (anni tra il 2007 e il 2016) riguarda certamente il Comune ma ancora di più la Regione che, pur avendo la titolarità delle politiche del lavoro, è stata ed ha continuato fino ai nostri giorni ad essere assente colpevolmente disinteressata e neanche in grado di individuare il problema nella sua complessità. Nel 2016 la attuale sindaca Anna Cisint aveva vinto al secondo turno con venti punti di distacco dalla sindaca uscente Silvia Altran del Pd, nel 2022 Cisint ha pesantemente sconfitto al primo turno la candidata unitaria di Centrosinistra e M5Stelle Cristiana Morsolin, in quella occasione gli stranieri stessi hanno votato in nettissima maggioranza a destra (tutti i danubiano balcanici e metà dei bengalesi, quasi il 70%), ovvero le migrazioni non gestite sono “benzina” per il consenso della Destra che non farà mai nulla per risolvere i problemi ma solo per esacerbarli. Sta di fatto che in “epoca” Cisint gli stranieri sono clamorosamente raddoppiati e questo testimonia lo stato fallimentare dell’intera politica zonale del tutto inadeguata ad affrontare tematiche proprie di una medio- grande città (del tipo Brescia ora solidamente al Centrosinistra che ha il 30% di immigrati senza grandi drammi). Invece il Centrosinistra monfalconese, che è sotto di cinquanta punti alle elezioni comunali, non ha nulla di che gloriarsi del 23 dicembre e se intende per lo meno risalire la paurosa china in prima battuta, da qui a giugno, deve in primo luogo fare ciò che ha sempre snobbato ovvero: a) fornire sul tema in parola un corretta e capillare informazione scientifica e non ideologico-propagandistica; b) organizzare a partire da gennaio delle iniziative relativamente alla nuova legge regionale sull’immigrazione (LR 9/23) promulgata nello scorso mese di marzo; c) sfidare ad un confronto civile sindaca, destra e presunti moderati di centrodestra a tutto campo ma con la questione migratoria come perno nel quadro dello sviluppo e della crescita indotti dall’Economia del mare."
Fabio DelBello
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