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Si conclude il progetto “Una casa ovunque vai”, realizzato da Civiform e sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione CESVI, attraverso il Programma Formula. Obiettivo del progetto è stato quello di offrire l’opportunità di una nuova vita serena e una nuova casa a Trieste a giovani stranieri: ragazzi che hanno perso tutto per fuggire da discriminazioni, abusi e violenza. Il progetto ha permesso di aiutare i ragazzi rifugiati ospitati a Trieste da Civiform a ricominciare, grazie a nuovi spazi accoglienti e confortevoli che li facciano sentire “a casa”. L’iniziativa è partita dalla convinzione che la “Casa” sia infatti molto più di un luogo e che la sua realizzazione passi attraverso due parole chiave: coinvolgimento e sostenibilità. Casa è un obiettivo raggiungibile insieme, valorizzando in prima persona i giovani come protagonisti degli spazi in cui si rispecchiano, di cui si prendono cura e che tutelano giorno dopo giorno.
Questi ragazzi arrivano da lontano da vari Paesi, come Bangladesh, Pakistan, Afghanistan e, dopo un lungo e doloroso viaggio, sono in cerca di accoglienza e opportunità di crescita futura. Inseriti quindi nelle comunità di accoglienza, la sfida è stata quella di offrire loro un percorso di integrazione adatto alla loro giovane età: un progetto di vita che sapesse unire crescita umana, benessere psicofisico e integrazione socio-economica. Per questo, il progetto ha coinvolto gli operatori per migliorare il percorso di accoglienza e renderlo adatto alle esigenze specifiche di ogni singolo ragazzo. Un percorso su misura che è stato ridisegnato grazie a nuovi spazi e strumenti ed al lavoro dell’équipe di tutor, educatori, psicologi e animatori: un centro documentale e uno spazio di condivisione e lavoro in rete per gli operatori, fornito di tutti i materiali multilingue realizzati nel corso degli anni, frutto dell’esperienza di Civiform e del lavoro in progetti svolti ad hoc. In particolare, i fondi raccolti hanno permesso di finanziare diversi interventi di ristrutturazione per: ammodernare gli spazi comuni per renderli a misura dei giovani ragazzi; personalizzare con nuovi arredi le 24 camere così che diventino spazi propri, rassicuranti e positivi; ristrutturare i 12 bagni già presenti; allestire una sala riunioni ed accoglienza ad hoc per i visitatori esterni, operatori e assistenti sociali, dotata di un tavolo da riunioni con sedie e scaffalature per inserire materiale multilingue e materiale da condividere con gli operatori; organizzare laboratorio del riuso per i ragazzi i cui prodotti andranno ad arredare le villette; e infine per realizzare laboratorio per la cura del verde circostante le villette all’interno del comprensorio. Una casa ovunque vai ha coinvolto 150 minori stranieri non accompagnati (di 16-17 anni) tra la comunità di accoglienza Civiform e comunità limitrofe, fino al compimento della maggiore età. A supporto, sono stati coinvolti oltre 20 operatori delle diverse comunità operanti a Trieste e 15 operatori dei servizi territoriali, ai quali i minori stranieri non accompagnati afferiscono: servizi sociali, servizi sanitari, mediazione culturale, supporto legale, associazioni e così via. Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2022 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo. "Ringraziamo sentitamente Intesa Sanpaolo e Fondazione CESVI per la grande opportunità che ci è stata data”, dichiara la Direttrice Generale di Civiform, Chiara Franceschini, che aggiunge “con questo prezioso sostegno abbiamo potuto rendere ancor più virtuoso il nostro protocollo di accoglienza, che vede i giovani migranti come una risorsa umana che, se correttamente incanalata in un modello educativo e professionalizzante, può diventare un’opportunità di sviluppo dell’intero territorio regionale. L’impegno per la crescita umana e professionale, la formazione degli operatori e la rete con tutti i soggetti chiamati alla presa in carico”, continua la direttrice della cooperativa sociale, “sono aspetti fondanti per un’effettiva integrazione e per una governance del fenomeno efficace ed effettivamente sostenibile per tutti i soggetti coinvolti, compresa la Comunità regionale, intesa come società civile.” “Abbiamo creduto in questo progetto, lo abbiamo sostenuto e ora siamo soddisfatti di vederlo realizzato, consapevoli di aver contribuito a creare condizioni migliori per l’integrazione dei giovani ospiti – commenta Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. Stiamo dedicando a Trieste una particolare attenzione per dare un contributo concreto alle tematiche di inclusione, riduzione delle disuguaglianze e la creazione di spazi protetti per i giovani. Proprio i primi giorni dell’anno abbiamo avviato un nuovo progetto Formula che creerà un centro di aggregazione giovanile presso l’Oratorio Salesiano San Giovanni Bosco di Trieste”. “Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Una casa ovunque vai” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, aggiunge Roberto Vignola, Vice Direttore generale di Fondazione CESVI.
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