GRADISCA D'ISONZO - Migranti: Tomasinsig (Pd), grandi centri non danno risultati.
GORIZIA / MONFALCONE - Edilizia Ater. Fasiolo (PD): "Fame di alloggi".
Si tratta di una storia che aveva allarmato la comunità monfalconese. I primi fatti risalgono alla sera del 31 luglio scorso, quando un 53enne residente a Monfalcone, dopo avere seguito a bordo della propria autovettura quella guidata dalla vittima ed averne quindi individuato la casa, l’aveva raggiunta a piedi nei pressi del portone della propria abitazione e, dopo averla convinta ad accedere nell’androne del condominio, l’aveva aggredita. L’anziana (ultrasettantenne) era stata afferrata per le braccia e strattonata, fino a cadere per terra; il malvivente, si era quindi impossessato della borsa della malcapitata, contenente denaro contante, il telefono cellulare, le carte di credito e i documenti di identità. Nella circostanza, la vittima aveva riportato contusioni su varie parti del corpo, in conseguenza delle quali era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari, che avevano determinato una prognosi di sette giorni.Il secondo episodio si era consumato dopo meno di una settimana: la seconda vittima era stata un’altra anziana signora sorpresa dal malvivente mentre era intenta a caricare la spesa all’interno della propria autovettura. Approfittando di un momento di distrazione, l’uomo si era appropriato della borsa lasciata sul sedile dell’auto e contenente effetti personali, soldi ed il telefono cellulare. Il malvivente, inseguito a piedi e raggiunto dalla vittima, non aveva esitato a risalire a bordo della propria auto e a ripartire a forte velocità, facendo cadere a terra l’anziana, rapinata di tutti i suoi averi. La pensionata, dolorante e molto scossa per l’accaduto, era stata rassicurata dai militari dell’Arma intervenuti sul posto, venendo accompagnata presso il Pronto Soccorso da cui era stata dimessa a fronte di una prognosi di sette giorni in ragione delle contusioni riportate. Il 1° febbraio u.s., il Tribunale di Gorizia in composizione collegiale ha condannato il presunto autore delle due rapine alla pena di 9 anni e 6 mesi; l’uomo, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Belluno, potrà ricorrere in Appello.
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