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GORIZIA - Confini: Alto impatto dei controlli di polizia nelle zone di frontiera con la Slovenia.

Aggiunto il: 02/03/2024
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Questa mattina la Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione, nelle province di Aosta, Bolzano, Como, Cuneo, Imperia, Gorizia, Torino, Trieste e Udine che, dal 22 febbraio scorso, lo SCO e le Squadre mobili di Aosta, Bolzano, Como, Cuneo, Imperia, Gorizia, Torino, Trieste e Udine nonché le SISCO competenti, supportate da diversi equipaggi dei Reparti prevenzione crimine e da alcune unità di elicotteristi, hanno svolto attraverso mirate attività info-investigative in diverse aree delle citate province di retro-valico, notoriamente frequentate da soggetti, italiani e stranieri, i quali, lungo le direttrici frontaliere terrestri utilizzate dai migranti irregolari, sono dediti a reati di c.d. criminalità diffusa. Nella provincia di Gorizia, sono stati effettuati controlli nei pressi della linea confinaria e lungo le principali direttrici di transito, nonché presso le strutture ricettive ed appartamenti abitualmente utilizzati dagli stranieri irregolari; in provincia di Trieste, le attività hanno interessato le frontiere terrestri (valichi di Rabuiese, Fernetti) e marittime, nonché le principali arterie che dal confine della vicina Slovenia conducono a Trieste, nonché verso l’autostrada che collega la città a Venezia. I controlli sono stati effettuati anche in zone cittadine dove abitualmente stazionano gli stranieri, compreso un ex magazzino abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria cd. Silos, noto luogo di aggregazione e rifugio di stranieri senza fissa dimora non rientranti nel sistema di accoglienza, irregolari che giungono illegalmente nel territorio nazionale attraverso la rotta balcanica, per raggiungere successivamente i Paesi del nord Europa. Durante i servizi anzidetti si è proceduto all’arresto di un soggetto per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sequestro di persona; in provincia di Udine, sono stati effettuati controlli lungo le direttrici di transito e di aggregazione di stranieri, con particolare riguardo alle comunità che ospitano minori stranieri non accompagnati. Con il supporto di elicotteri, inoltre, è stato effettuato un controllo in un’area dismessa di una ex caserma, diventata nel tempo luogo di accoglienza per circa 500 richiedenti protezione internazionale. Grazie ai controlli intensificati, si è proceduto all’arresto di un soggetto per possesso di documenti comunitari falsi finalizzato ad eludere normativa flussi/immigrazione e ad un denunciato in stato di libertà per lo stesso reato.

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