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MONFALCONE - 5,1 milioni per il Porto: nuovi fondi per l'escavo del canale nell'Assestamento d'autunno.

Aggiunto il: 17/10/2024
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Uno degli articoli del disegno di legge 26 più attesi dalle Opposizioni è arrivato all'attenzione dell'Aula, presieduta da Mauro Bordin, nel secondo giorno dedicato all'Assestamento d'autunno. Si tratta del 4 su ambiente, energie e sviluppo sostenibile, accolto dai Gruppi di Centrodestra e respinto da tutti gli altri dopo una discussione prevalentemente incentrata su un emendamento di Alessandro Basso (FdI), inerente la legge regionale 5/2024 sulle aggregazioni delle gestioni del servizio idrico integrato e dei rifiuti urbani. Andando per ordine alle novità al testo base, l'assessore regionale Fabio Scoccimarro ha apportato nuove poste, tra cui 5,1 milioni di euro indirizzati ai lavori di escavo del canale di accesso al porto di Monfalcone; 2 mln di rimborso ai gestori degli impianti per la fornitura di carburante agevolato; 100mila euro in meno alle iniziative formative sullo sviluppo sostenibile, i cambiamenti climatici, l'economia circolare e la decarbonizzazione; 480mila euro ai Comuni per i centri di raccolta dei rifiuti. Anche i consiglieri di Maggioranza hanno avuto le loro soddisfazioni, a cominciare da Markus Maurmair e Claudio Giacomelli (FdI) che si sono visti accogliere la richiesta di ampliare i contributi ai Comuni per l'installazione di sistemi di riciclo dell'acqua a tutte le fontane comunali ornamentali e non solo a quelle alimentate da pozzi a salienza naturale, oltre a semplificazioni nella presentazione delle domande di contributo. Elia Miani (Lega) con i colleghi Antonio Calligaris, Alberto Budai, Giuseppe Ghersinich, Lucia Buna e Manuele Ferrari, ha ottenuto 100mila euro per il consorzio di bonifica Pianura Friulana per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza idraulica del Rugo Emiliano, in Comune di Cividale del Friuli. Il Gruppo di Forza Italia, primo proponente Roberto Novelli, ha chiesto 25mila euro in più per il Comune di Manzano quale capofila dei Comuni del bacino idrografico del Natisone per gestire l'istituzione del contratto di fiume. L'emendamento ha registrato la firma anche del consigliere Francesco Martines (Pd) con pari richiesta, in seguito, del Gruppo Misto, di Fedriga presidente e altri esponenti del Centrosinistra. Come accennato, l'Aula si è soffermata a lungo su quanto avanzato da Basso in merito alle operazioni societarie di fusione per incorporazione che coinvolgano esclusivamente società in house a totale partecipazione pubblica, come previste dall'articolo 2 della Lr 5/2024. Nel suo emendamento, il consigliere prevede che, per tali operazioni societarie, le domande provenienti dai Comuni che detengono una partecipazione nella società in house incorporanda sono ammissibili all'incentivo regionale solo se, complessivamente, rappresentano una quota pari o superiore al 90% del capitale della società incorporanda. "Nelle operazioni sociali prospettate - ha spiegato Basso - qualora i soci dissenzienti rappresentino una percentuale minima del capitale sociale, la fusione continua a garantire il superamento della frammentazione. La partecipazione alle fusioni per incorporazione deve avvenire da una parte rilevante della società incorporanda; quella parte è stata individuata nel 90% del capitale sociale". Se la spiegazione, a cui si è aggiunta la difesa di Igor Treleani (FdI), non è servita a convincere le Opposizioni, neppure le rimostranze di queste ultime (la norma è puntuale, è stata costruita per il Comune di Pordenone e non considera le esigenze dell'intero territorio regionale, è stato detto) sono servite a far accogliere la richiesta, avanzata per primo da Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg e seguita a ruota dai colleghi di Gruppo Massimo Moretuzzo e Marco Putto, così come dai dem Andrea Carli, Massimiliano Pozzo, Martines, Diego Moretti e Nicola Conficoni, ma anche Serena Pellegrino di Avs, di stralciare l'emendamento affinché potesse essere approfondito dalla Commissione competente. Bullian ha anche proposto di modificare da 90 a 80 la percentuale del capitale, ma senza successo. Al pari, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) si è visto respingere "un censimento di tutti cosiddetti siti orfani, cave dismesse e discariche non più operative che necessitano di riqualificazione ambientale e divenute orfane perché chi li ha fatte non le gestisce più" e anche uno studio di fattibilità per un bypass dedicato agli scarichi della centrale idroelettrica di Somplago. Rosaria Capozzi (M5S) chiedeva contributi ai cittadini per la rottamazione dei veicoli usati di classe da Euro Zero a Euro 3 per acquistarne di classe Euro 6 oppure ibridi o elettrici. E Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) avrebbe voluto che in tabella fossero reinseriti i 3 milioni previsti inizialmente per la costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili.

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