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Morti cardiache improvvise: a incidere sono abusi, genetica e stili di vita non corretti

Aggiunto il: 04/11/2024
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Il dato è stato presentato durante la prima edizione del congresso internazionale sulla morte cardiaca improvvisa che si è tenuto a Trieste dove si sono ritrovati oltre 160 professionisti da tutto il mondo e che il prossimo anno si ritroveranno a Skopije proprio in virtù della scelta di allargare il registro delle morti cardiache anche ai paesi dei balcani. 30 dei 102 decessi analizzati sono legati all’abuso di sostanze stupefacenti, spesso in associazione tra loro o a farmaci psicoattivi o ad alcool. Metadone, cocaina ed eroina le sostanze d’abuso più frequentemente trovate. In quindici casi, al fine di identificare la causa della morte è stato necessario un accertamento genetico e per sicurezza sono stati controllati anche i familiari delle vittime. I restanti decessi sono legati a non corretti stili di vita e una predisposizione dei singoli soggetti e poi un’altra fetta è legata a cause extra cardiache. «Mi preme sottolineare – ha aggiunto il prof. Sinagra direttore della cardiologia triestina – l’importante  spirito di collaborazione tra Cardiologi, Medici Legali, Patologi, Genetisti e Radiologi. È centrale anche il ruolo dei medici di medicina generare che sono generatori di conoscenza, promotori di buone pratiche e importante punto di riferimento per le famiglie».

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