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PIEDIMONTE SAN GERMANO - Crisi Stellantis: Sindaci e Sindacati chiedono l'intervento urgente del Governo.

Date Added: 17/11/2024
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Ieri il consiglio provinciale a Frosinone dove sono stati ascoltati i sindaci del territorio e i sindacati sulla questione della crisi dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. “Governo unico interlocutore, si faccia protagonista per tutelate i livelli occupazionali nel territorio”. Approvata la costituzione di una delegazione per essere ascoltati dal Ministro Adolfo Urso
Sono otto i punti all’ordine del giorno approvati durante l’ultimo consiglio provinciale del 13 novembre. Tra questi, i più rilevanti sicuramente l’approvazione del Bilancio Consolidato 2023 e la questione sulla crisi Stellantis che sta colpendo duramente lo stabilimento di Piedimonte San Germano. Il Presidente del Consiglio Provinciale Gianluca Quadrini ha aperto la seduta dando il benvenuto al nuovo segretario generale Amedeo Scarsella e al nuovo consigliere provinciale Sergio Crescenzi, già consigliere comunale di Frosinone e primo dei non eletti con la lista “Giorgia Meloni – Fratelli d’Italia” che andrà a sostituire Roberto Caligiore, il sindaco di Ceccano attualmente sotto processo per l’inchiesta “The Good Lobby”. “Subentro in una situazione non simpatica ma il percorso dell’attività politica a volte ci porta degli inconvenienti. Spero che il mio predecessore possa uscire a testa alta dalla situazione in cui si trova”.
Stellantis: da pilastro economico a dramma sociale
Particolarmente attesa era però la discussione relativa allo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Su invito del presidente Quadrini, in sala erano presenti molti dei sindaci del sud della Ciociaria e rappresentanti sindacali per affrontare la crisi che sta investendo lo stabilimento e l’indotto, un punto nevralgico dell’economia del territorio che rischia di trasformarsi in un dramma sociale. “Preoccupazione” era la parola d’ordine che rimbalzava nelle dichiarazioni di quanti sono intervenuti. Una preoccupazione condivisa anche dal Presidente della Provincia Luca di Stefano che ha ribadito la volontà di mantenere alta l’attenzione sulla questione e di adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare migliaia di posti di lavoro al fine di evitare conseguenze “disastrose” per il territorio in termini economici e sociali. A tal fine il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Presidente e l’Amministrazione provinciale a costituire una delegazione composta dallo stesso Presidente, dal vicepresidente e dai capigruppo consiliari, per essere ascoltati dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso al fine di salvaguardare gli interessi e dei lavoratori di Stellantis e dell’indotto. “Stellantis è un centro produttivo che rappresenta un pilastro per il territorio e la crisi che investe il settore automotive rischia di compromettere non solo i livelli occupazionali ma anche l’intero tessuto economico locale, colpendo duramente le famiglie degli operai e mettendo a rischio la stabilità della nostra collettività – ha dichiarato il Presidente Di Stefano –. Per questo motivo, lo scorso settembre avevo inviato una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso per richiedere un intervento urgente volto a tutelare i posti di lavoro e l’economia locale, sottolineando la necessità di un’azione decisa per evitare che migliaia di famiglie vengano coinvolte in una crisi che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine”. Una lettera a cui il Ministro ha risposto recentemente assicurando che il Ministero sta monitorando l’evolversi della situazione e predisponendo una serie di interventi per il mantenimento della stabilità economica e occupazionale nella zona. Tra queste, il Ministro ha citato la possibilità di favorire l’attrazione di nuovi investitori che possano contribuire al rilancio del sito produttivo e le opportunità fornite dai fondi nazionali e comunitari per sostenere gli investimenti necessari alla modernizzazione dello stabilimento. Oggi è prevista una riunione al MIMIT per fare il punto sulla questione. Le reazioni: tra ritardi evitabili e altre preoccupazioni Che la situazione fosse tesa lo si è percepito da subito, con i rappresentanti sindacali in prima fila pronti ad intervenire e i sindaci ben attenti alle parole che venivano pronunciate. Uno scambio acceso tra il sindaco di Rocca D’Arce Rocco Pantanella e il presidente del consiglio Gianluca Quadrini ha accelerato gli interventi degli “ospiti” in sala, che si volevano rimandare alla fine del consiglio. I primi ad intervenire sono stati i sindacalisti di FIM CISL, UILM, FIOM CGIL e UGL. “Non solo lo stabilimento, ma l’attenzione deve essere focalizzata anche sull’indotto e sui servizi, dove ci sono persone che già hanno subito licenziamenti – ha spiegato Francesco Giangrande della Uilm -. Le aziende stanno provvedendo a cessare le attività a causa della diminuzione dei livelli produttivi di Stellantis”. Il riferimento riguarda aziende come la De Vizia, che offriva servizi di pulizie all’interno dello stabilimento e che ha di recente avviato la procedura di licenziamento collettivo facendo saltare 31 posti di lavoro. Procedure simili potrebbero essere perseguite anche da altre aziende che lavorano per Stellantis come la Transnova e la Tecnoprima. “Non possiamo attendere la scadenza dei contratti. Gli ammortizzatori sociali sono importanti ma servono investimenti e modelli industriali innovativi e accessibili. Il problema non è la transizione ecologica”, ha sottolineato Rosa D’Emilio della FIOM. Negli interventi di sindaci e amministratori si è invece ribadito più volte come il governo debba farsi portavoce di questa grave crisi e intraprendere azioni più tempestive e decise. Anche perché il governo, come ha spiegato il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi “è l’unico interlocutore che abbiamo con Stellantis e questo forse è il vero dramma. Domani saremo presenti all’incontro del MIMIT da remoto ma credo serva informare anche il Prefetto sperando nel breve tempo di arginare almeno il problema dell’indotto” .
Il vicesindaco di Cassino Gaetano Ranaldi ha invece sottolineato che “il sindaco Salera ha più di una volta convocato la consulta dei sindaci del Lazio Meridionale in cui si chiedeva un’audizione con il Ministro Urso ma ancora non abbiamo ricevuto risposta”. Parole riprese anche dal sindaco di Arce Luigi Germani: “forse è tardi, ma ora più che mai serve andare avanti compatti, governo compreso. Il ministro Urso deve venire qui sul territorio”. A credere poco nell’azione politica del governo è la vicesindaca di Roccasecca Valentina Chianta poiché “la nostra città ha vissuto in prima fila la crisi del territorio e noi più volte abbiamo chiesto di elaborare delle soluzioni. è vero che ormai siamo in ritardo e che la politica può fare poco, ma se l’unico interlocutore che abbiamo con Stellantis è il governo allora bisogna che si faccia protagonista perché questo è anche il risultato di una politica economica internazionale sbagliata”. Il sindaco di Villa Santa Lucia Orazio Capraro ha invece espresso forti preoccupazioni sull’impianto di biogas recentemente annunciato da Stellantis che verrà realizzato all’interno dello stabilimento per contenere i costi dell’energia: “non vorrei che si trattasse di un cavallo di troia per trasformare il sito in altre cose”. La riunione è terminata con una foto di gruppo, a manifestare la volontà di continuare a collaborare per trovare soluzioni concrete. Nel frattempo agli operai dello stabilimento di Piedimonte sono stati comunicati altri sette giorni di stop sotto il periodo natalizio.

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